Corciano, le giornate degli “ulivi della memoria” hanno fatto bene alla comunità

Si è concluso con la piantumazione dell’ulivo in memoria del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della scorta (Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Lì Muli, Eddie Walter Cosina, Claudio Traina), uccisi nella strage di via d’Amelio il 19 luglio 1992, il percorso voluto dall’amministrazione comunale di Corciano sui temi della giustizia e della legalità. Un progetto composito, scandito in quattro tappe, che ha coinvolto insieme alla comunità anche gli studenti. Lo ha sottolineato Sara Motti assessore alla coesione sociale ed alla scuola aprendo la cerimonia nell’area verde “Enzo Melani” alla quale hanno presenziato i consiglieri Andrea Bacelli – una delle anime dell’iniziativa – e Elena Ciurnella per l’opposizione. “Piantare degli ulivi nei giardini delle scuole – ha detto l’assessore – è stato un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne che hanno perso la vita portando avanti con coraggio il loro lavoro al servizio dello Stato e piantare ulivi in luoghi frequentati dalla comunità ha voluto rafforzare comunque questo stesso messaggio”. L’iniziativa è stata strutturata in sinergia con il “Movimento delle Agende Rosse, gruppo Umberto Mormile” e con la referente per l’Umbria Angela Romano. Sono state giornate di sensibilizzazione che hanno coinvolto circa 200 studenti dell’Istituto “B. Bonfigli” e della Direzione Didattica che in classe hanno approfondito le tematiche portanti del progetto e, nel giorno della piantumazione, hanno ascoltato l’approfondimento storico dei personaggi celebrati e le testimonianze dei loro familiari. “Queste quattro giornate sono state molto significative – ha ribadito l’assessore Motti – Abbiamo voluto rendere la comunità e le scuole protagoniste di questa attività di sensibilizzazione e conoscenza dei fatti cosi complessi accaduti nel nostro paese. Grazie all’associazione Agende Rosse Umbria e alla sua referente abbiamo trovato la modalità ottimale per affrontare questi temi e renderli alla portata di bambini e ragazzi. Importanti sono state anche le testimonianze dirette dei familiari, che ringrazio ancora, perché hanno reso queste iniziative ancora più emozionanti e sentite”. Era stato infatti Stefano Mormile, fratello di Umberto, assassinato dalla ‘ndrangheta in un agguato l’11 aprile 1990, a presenziare alla prima delle 4 cerimonie, a Mantignana, avanti agli studenti delle terze medie dell’Istituto Benedetto Bonfigli, ai loro insegnanti ed al dirigente Daniele Gambacorta. Nella stessa occasione, anche Salvatore Borsellino, fratello del Giudice Paolo, si era collegato telefonicamente. Davanti ai bambini della scuola elementare di Chiugiana, alle loro maestre e al dirigente scolastico Pierpaolo Pellegrino, invece, in occasione di un’altra piantumazione, la testimonianza era arrivata da Maria Claudia Loi, sorella di Emanuela Loi, agente della scorta del giudice Borsellino. Ricordata con un altro “ulivo della memoria” la strage di Capaci, il 23 maggio scorso. L’amministrazione sempre nell’area verde “Enzo Melani” aveva riflettuto sulla morte del giudice Giovanni Falcone e dei suoi uomini, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. In quella occasione, il Sindaco Cristian Betti aveva sottolineato – e la riflessione è pienamente condivisibile al termine dell’intero percorso – “credo fermamente che solo con il coinvolgimento di tutti, a tutti i livelli, potremo dare una spallata importante nella lotta alle mafie. La comunità di Corciano ha fatto un piccolo grande passo in quella direzione”.