Coronavirus, le tre condizioni per riaprire il 18 maggio. Perche’ l ‘ Umbria ci sara’.

La parola d’ordine è ” monitoraggio del rischio”. Per poter intercettare prima possibile nuovi focolai di trasmissione del virus. Del resto in assenza di un vaccino o di un trattamento farmacologico efficace non potrebbe essere diversamente. Il passaggio dalla fase 1 alla fase 2 potra’ esserci solo avendo la certezza dell’esistenza di un sistema di vigilanza e controllo capace di accertare immediatamente  nuovi contagi. Un sistema su base regionale che ogni settimana aggiorna la classifica del rischio. Se i dati peggiorano si tornerà alle misure restrittive e se occorre anche alle zone rosse. Più  basso sarà il contagio, più  sarà possibile ottenere deroghe. Al contrario, se l ‘indice RO dovesse tornare a salire si torna indietro e torneranno le zone rosse. L’obiettivo del monitoraggio articolato è chiaro: intercettare  prima possibile nuovi eventuali focolai di trasmissione del virus. Allora vediamo quali sono le tre condizioni per poter ripartire il 18 maggio, condizioni determinanti anche per l ‘ Umbria: capacità effettiva di monitoraggio; capacità di accertamento diagnostico,indagine e gestione dei contatti; stabilità di trasmissione e tenuta dei servizi sanitari. Il governo ha già  scelto gli indicatori con valori di soglia e di allerta che dovranno essere monitorati, attraverso sistemi di sorveglianza coordinati a livello nazionale, al fine di ottenere dati aggregati nazionali, regionali e locali. Lo stesso Presidente del Lazio Nicola Zingaretti aveva suggerito di affidarsi alle curve epidemiche,  per consentire ai territori meno flagellato dal virus di accelerare la ripartenza dell’economia.  Se i dati saranno positivi, a partire del 18 maggio saranno consentite delle riaperture differenziate su base territoriale. L ‘Umbria,  insieme ad altre 7-8 regioni, non dovrebbe avere alcun problema nel garantire le tre condizioni poste dal governo nazionale. La sua dimensione è tale da consentire un controllo capillare del territorio con la possibilità di accertamento abbastanza elevata. Inoltre l ‘ aver negli anni investito sulla medicina del territorio, consentirà all’ Umbria di poter contare su una attività di monitoraggio articolata e in tempo reale avere il quadro esatto della situazione.