Inchiesta Suarez, caccia alla talpa che avrebbe avvertito la Juve. Gli sviluppi dell’inchiesta

Andiamo per ordine e proviamo a partire dalle ultime novità.  L’inchiesta della Procura della Repubblica di Perugia sul caso Suarez non è affatto conclusa, potrebbe rivelare nuovi clamorosi sviluppi. C’è un passaggio tra le carte della Procura che conferma la delicatezza del momento: ” Sussistono fondati dubbi che i rappresentanti della Juve abbiano potuto avere contezza,  nel lasso temporale dall’8 al 14 settembre, di questo procedimento e delle attività tecniche in corso”. In poche parole significa che la Juve ha saputo dell’indagine in corso tanto che , scrivono oggi alcuni organi di stampa , i vertici juventini avrebbero deciso di abbandonare la pista Suarez non per una scelta di calciomercato  ma perché preoccupata di quanto stava avvenendo negli uffici di piazza Partigiani, dove ha la sede proprio la Procura. A questo punto la domanda che viene spontanea è chi può aver avvisato la Juventus e da dove sarebbe uscita la fuga di notizie. È un passaggio investigativo molto importante e nello stesso tempo particolarmente delicato. In questo caso le ipotesi di reato potrebbero essere due: rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento. Per gli inquirenti la versione data dall’avvocato della Juventus Luigi Chiappero che ” il ministero dell’Interno avrebbe rappresentato l’impossibilità di definire la procedura di rilascio della cittadinanza  nei tempi previsti per il tesseramento di Suarez e la conseguente iscrizione nelle liste della Champions League”, è ” una falsa rappresentazione” ( Corriere della Sera di oggi) basata su un ” presupposto inesistente ” poiche dal Viminale erano giunte indicazioni opposte: Suarez poteva diventare italiano in tempo utile per le esigenze juventine. La stessa vice prefetta Antonella Dinnaci  ha detto ai magistrati della Procura di Perugia di aver avuto  “3 o 4 ” colloqui con Chiappero  in cui aveva spiegato all’avvocato della Juve  che, superato l’esame di ltaliano,  si sarebbe potuto sollecitare il Consolato di Barcellona per accelerare i tempi. Poi, all’improvviso, la Juve s’è tirata indietro. Senza farsi più viva con gli interlocutori istituzionali e , a parere dei magistrati umbri, nascondendo agli stessi Pm perugini i veri motivi della retromarcia. L’ altra questione che resta ancora da chiarire è chi ha fatto da tramite tra la Juve e l’ Università per stranieri e in che modo. Sicuramente il Rettore  dell’ altra Università degli Studi Maurizio Oliviero che avrebbe contattato il direttore generale della Stranieri Simone Olivieri dopo essere stato contattato da Fabio Paratici. Maurizio Oliviero ha sottolineato più volte di aver svolto soltanto  “un ruolo istituzionale” e che Simone Olivieri ” è un mio amico”.  Il Corriere dello Sport riporta alcune intercettazioni telefoniche sulla questione, che hanno coinvolto Maurizio Oliviero e Simone Olivieri. Il magnifico Rettore chiama il direttore generale della stranieri sottolineando che per i suoi ” rapporti storici conosco un po’ per dire la dirigenza della Juve e per una serie di questioni il nostro centravanti che sta arrivando da Barcellona”. Tra i due si parla della necessità di trovare la possibilità di farlo a Perugia. Il Rettore Maurizio Oliviero – dalle intercettazioni riportate dal Corriere dello Sport – si rivolge al direttore generale della Stranieri Olivieri così: ” Domani mattina Paratici mi darà il loro contatto interno…Mi raccomando  Simo’ perché noi qui ce giochiamo anche l’immagine”. È bene ricordare che Maurizio Oliviero non è indagato e che risulta semplicemente come ” persona informata dei fatti”. E in questa veste è stato ascoltato dai magistrati di piazza Partigiani.  Per il giudice Piercarlo Frabotta (Gip) l’ esame di Suarez  è stato una ” pantomima” sottolineando lo ” scandaloso favoritismo”  e la ” inaudita sfrontatezza”  accompagnato a ” malcelato senso di impunità ”  dei protagonisti di questa vicenda. L’indagine della Procura non sembra affatto conclusa e i magistrati intendono ricostruire con precisione tutti i passaggi che hanno portato la società bianconera a scegliere Perugia e a bussare al Viminale.  Oltre a scoprire la talpa che potrebbe aver avvertito la Juventus sugli accertamenti in corso.