Procura di Perugia chiede di archiviare l’indagine sulla “Loggia Ungheria”

La Procura della Repubblica di Perugia ha chiesto di archiviare il procedimento sulla cosiddetta ” Loggia Ungheria”, indagine partita dai verbali dell’ex legale esterno di Eni Piero Amara. La richiesta avanzata al Gip del Tribunale di Perugia è di 167 pagine ed è accompagnata dall’intero fascicolo, contenuto in quasi 15 faldoni di documenti. Il procedimento ha riguardato una presunta associazione segreta, denominata “Ungheria”, che avrebbe agito in violazione della Legge Anselmi, norma che punisce le associazioni segrete che “svolgono attività diretta ad interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali”. Per i magistrati perugini, quindi, la Loggia Ungheria era un’invenzione dell’avvocato Amara. Per il procuratore Cantone, così come riporta il quotidiano “La Repubblica”, “sull’esistenza dell’associazione (Loggia Ungheria, ndr) non sono emersi elementi neanche indiretti che potessero attestarne l’esistenza al di fuori delle dichiarazioni di Amara e delle dichiarazioni di un altro indagato, socio di Amara, che però si è limitato a dichiarare il dato dell’esistenza senza fornire alcun elemento concreto di cui sua conoscenza diretta e si è poi avvalso da ultimo della facoltà di non rispondere, impedendo quindi di operare alcun accertamento mirato”. Per questo non sarebbe stato possibile provare “l’esistenza di un nucleo organizzativo che potesse far configurare” il reato.