La scuola contro la Regione, 94 presidi umbri: “Sconcerto per il caos sul contact tracing”

La lettera è dura, così come puntuale la denuncia: il tracciamento dei contati nelle scuole dell’Umbria è nel caos. Eppure la necessità di rintracciare i contatti stretti, il cosiddetto contact tracing, è centrale nella lotta al virus, soprattutto nelle scuole. Uno strumento decisivo per individuare quanto prima possibile i ragazzi contagiati e arrestare il focolaio. La lettera, indirizzata alla presidente Donatella Tesei e all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, è firmata da ben 94 presidi delle scuole umbre, quasi tutti. I dirigenti scolastici sottolineano il “caos in cui versa il contact tracing nelle scuole all’interno della sanità umbra”. Sono turbati e preoccupati per la mancata presa i carico dei vaccinati. I presidi umbri  parlano di “incredulità e sconcerto da parte di tutti coloro cui è stata imposta una quarantena di 14 giorni senza  alcuna presa in carico da parte del servizio”. Sottolineano che ” la mancata presa in carico dei vaccinati è una criticità grave, in un momento in cui la scelta di gestire allo stesso modo chi ha deciso , spesso senza timori,  di vaccinare i propri figli dai 12 anni in su e chi invece è decisamente contrario al vaccino non è certo quello che le famiglie si aspettavano”. Per non parlare degli insegnanti e del personale scolastico. ” Almeno questo personale  dovrebbe assolutamente essere preso in carico , sottoposto al tampone  e liberato dalla quarantena, se negativo. Speriamo che il sistema sanitario regionale abbia la forza di riorganizzarsi e procedere a gestire, se non tutti i contatti, almeno i vaccinati. La credibilità della scuola e della sanità è in gioco”.