L’Rt cala in tutta Italia tranne in Umbria (0,96): confermata zona arancione ma resta alto rischio di diventare rossa

PERUGIA – Ora si capisce meglio l’uscita della Presidente Tesei sulla necessità di prendere provvedimenti più restrittivi in alcuni comuni dell’Umbria. Il monitoraggio settimanale della cabina di regia degli esperti nazionali, uscito poche ore fa,  delinea un quadro drammatico per la nostra Regione. L’Rt nazionale continua a scendere, è a 0,84. Si tratta di un grande salto all’indietro rispetto allo 0,97 della settimana scorsa. Con i risultati di oggi tutte le Regioni italiane hanno dati da zona gialla, tutte tranne l’Umbria.  Mentre le altre Regioni registrano un rischio basso o moderato, l’Umbria viene classificata a “rischio alto”.  In poche parole, in dieci regioni italiane il rischio è moderato, in altre dieci è basso mentre l’Umbria è l’unica a rischio alto.

Adesso gli esperti dovranno stabilire, in accordo con il Ministro alla Salute Roberto Speranza, se in base ai numeri qualcuno si sposta dalla zona in cui si trova attualmente. I tecnici della Cabina di regia scrivono che  l’epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero dei casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”.

L’Umbria è la Regione dove si impongono, a questo punto ,misure restrittive anche perché oggi, con l’aumento del numero dei ricoveri, il servizio sanitario inizia a mostrare i primi segni di difficoltà. La sensazione è che si è perso troppo tempo utile per contrastare il virus, con ritardi nell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Lo stesso tasso di occupazione delle terapie intensive si colloca sopra la soglia critica e il numero di persone ricoverate in aree mediche è in aumento negli ultimi giorni. Sarebbe molto meglio impegnare il tempo a governare la Regione piuttosto che disperderlo in inutili e dannose polemiche contro il governo del Paese. Soprattutto in un momento così difficile e delicato.

 

AGGIORNAMENTO DELLE 19,50 – Per il momento l’Umbria rimane in area arancione, come prevedono le nuove ordinanze che il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia. I provvedimenti andranno in vigore a partire da domenica 31 gennaio. Restano in arancione anche Puglia, Sardegna, Sicilia e la Provincia Autonoma di Bolzano.