Ospedali al limite, campanello d’allarme a Perugia: “Siamo pieni”

Non si tratta solo di numeri. Ma di fatti che possono avere una conseguenza diretta, e potenzialmente drammatica, sulla nostra vita di tutti i giorni. Insieme all’ indice Rt, che misura la velocità di trasmissione del contagio, è proprio il tasso di occupazione dei reparti e delle terapie intensive uno degli indicatori che pesa di più sul livello di rischio delle singole regioni. Proteggere i reparti Covid e le rianimazioni è la vera prima linea  contro la seconda ondata. Ma anche di allontanare lo scivolamento  verso la zona arancione. Secondo le rilevazioni  dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, la percentuale di posti letto di rianimazione occupati da pazienti Covid ha superato la soglia del 30%, considerata un campanello d’ allarme. Ma in alcuni casi la situazione è già molto più seria: in Piemonte siamo al 46%, in Lombardia al 49%, in Umbria addirittura al 51%. Il problema vero è proprio questo,  la tenuta delle strutture sanitarie davanti a una seconda ondata che cresce mentre l’ inverno deve ancora cominciare. Proprio per questo si riunisce oggi la cabina di regia sul Covid, e dall’ analisi dei nuovi dati probabilmente già da domani alcune regioni cambieranno colore, passando dalla zona gialla a quella intermedia arancione. Per adesso le candidate ad entrare nella zona arancione sono Campania e Liguria, ma diversi dubbi riguardano anche altre regioni. L’ Umbria è in una situazione bordelaine,  bisogna migliorare in fretta alcuni parametri altrimenti arriva l’ inasprimento delle misure da rispettare. La conferma della delicatissima situazione dell’ Umbria arriva oggi da una intervista del direttore generale dell’ Azienda Ospedaliera di Perugia Marcello Giannico, rilasciata alla sempre puntuale Erika Pontini giornalista del quotidiano ” La Nazione “. Ad oggi  all’ Ospedale di Perugia ci sono 110 posti di degenza Covid, 23 posti in terapia intensiva (21 a ieri) e 8 ( 2 in fase di allestimento)  rianimazioni  generaliste. “Siamo pieni “, confessa il Dg Giannico al quotidiano di Firenze, nelle pagine umbre. Conferma che venerdì sera si è creata una fila davanti al Pronto Soccorso del Silvestrini, con un picco di 7 ambulanze. Confessa che sono scomparsi 200 posti letto in area medica “con reparti dimezzati per recuperare medici e infermieri”. Lo stesso Giannico è costretto a confermare che la situazione è “al limite, l’ Ospedale di Perugia scoppia”. ( L’intera intervista è sull’edizione di oggi del quotidiano “La Nazione”).