Palazzo dei Priori, Consulta della Famiglia, Gruppo Pd: “Parole gravissime in commissione, il centrodestra continua a discriminare”

PERUGIA – “Sui diritti e sull’amore non può esistere esclusione, discriminazione, pregiudizio. Per questo troviamo decisamente surreale la discussione di ieri in I Commissione consiliare permanente sull’istituzione della Consulta della Famiglia”. Così, in una nota, il gruppo Pd a Palazzo dei Priori, che aggiunge: “La maggioranza di centrodestra che amministra questa città, la stessa che, attraverso la figura del Sindaco Romizi, per mesi e mesi ha rifiutato la trascrizione dell’atto di nascita a un bambino perché figlio di due madri, continua a discriminare. Perché è fortemente discriminatorio, e dunque sbagliato, pensare di ristringere le politiche familiari alle sole famiglie unite dal vincolo del matrimonio, quelle ‘culturalmente normali’, come sono state definite ieri in streaming da una consigliera della Lega. E proprio nel giorno della festa degli innamorati ci siamo trovati a dovere ribadire che è l’amore a stabilire dove c’è casa, dove c’è famiglia, dove esiste un legame forte e indiscutibile. Per affermare una idea di società aperta e inclusiva, ma soprattutto per arginare una deriva discriminatoria e settaria, che non guarda con occhi equilibrati una realtà che è molto più complessa e che, per fortuna, prevede forme di famiglia, di convivenza, di affezione, molto diverse ma tutte uguali”.
“La nostra idea di famiglia – aggiunge la capogruppo Sarah Bistocchi – è un’altra. Non diversa, ma più ampia, più estesa, più inclusiva. Famiglie tradizionali, omogenitoriali, unite civilmente, semplicemente conviventi, monoparentali, allargate. Lo stesso amore, gli stessi diritti, soprattutto nelle sedi istituzionali”.