Specializzandi insultati a Perugia, angherie e sfuriate della direttrice contro i giovani medici: audio shock

La denuncia è pesantissima e viene raccontata oggi dal Corriere della Sera. Gli specializzandi di neurologia dell’Università di Perugia denunciano un clima da caserma nella scuola che frequentano.  Fra urla della direttrice della Scuola di Neurologia e i silenzi degli specializzandi si sentono espressioni pesanti: “Deficiente..,stupido..pezzo di m…Ci sarebbe da sparargli…”. La pagina on line del famoso quotidiano nazionale raccoglie le testimonianze dei giovani medici. Ma c’è di più: “Siamo in possesso di timbrature di servizio in cui, in un solo mese, sono state effettuate più di 340 ore. Le autorità ospedaliere e universitarie potranno, se vorranno, facilmente verificare”, scrive Massimo Minerva, presidente dell’Associazione liberi specializzandi (Als). Poi aggiunge: “Invitiamo le autorità a non volgere lo sguardo dall’altra parte, la situazione è molto grave”. Se fosse così, emergerebbe una situazione particolarmente grave, con orari “illegali e immorali, come pure i metodi”. Il tutto sarebbe stato raccolto dagli stessi specializzandi che denunciano “un atteggiamento aggressivo e persecutorio” con un “clima di terrore , umiliazioni, insulti e vessazioni che avvengono in modo pubblico, anche davanti a pazienti e familiari”. Secondo il racconto dei giovani medici, diversi specializzandi hanno preferito “rinunciare alla borsa di studio, tanto che lo scorso anno degli otto posti assegnati alla Scuola ne sono rimasti quattro. E fra chi è rimasto ci sono medici che hanno subito danni dal punto di vista sia fisico che psicologico, con accessi al pronto soccorso”. Il Corriere della Sera ha sentito sulla vicenda il rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero, che ha risposto di essere “stupito perché è la prima volta che sento parlare in questi termini, molto gravi, della scuola. Il dato che mi fa riflettere è che la collega cui si fa riferimento è completamente dedicata alla didattica e alla ricerca con risultati di qualità”.  Oliviero poi precisa di non aver parlato ancora con la direttrice della Scuola, “lo farò quando sarà il momento. Sia chiaro che non mi colloco né dalla parte del torto né da quella della ragione. Ma, ripeto, sono molto, molto sorpreso”.  Gli atti, secondo quanto scrive il “Corriere della Sera”, sarebbero stati formalmente inviati alle varie autorità, fra cui la Procura della Repubblica e la Direzione sanitaria che ha aperto un’indagine interna.

ULTIMO AGGIORNAMENTO – “Accertamenti interni” sono stati attivati dalla Direzione del Dipartimento di Medicina e chirurgia dell’Università degli studi di Perugia e dell’Azienda ospedaliera di Perugia, “in merito alla segnalazione pervenuta a firma del presidente dell’Associazione liberi specializzandi, avente per oggetto episodi incresciosi che si sarebbero verificati nell’ambito delle attività della Scuola di specializzazione di Neurologia”. Accertamenti che sono volti ” alla verifica puntuale dei fatti contestati, per quanto di rispettiva competenza”. Lo hanno annunciato il Direttore del Dipartimento di Medicina e chirurgia, Vincenzo Nicola Talesa, e il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis.