Rogo di Ponte San Giovanni, indagano i Carabinieri del Noe. Bruciati più di 50 tonnellate di rifiuti.

Sono in corso accertamenti sulle cause del rogo divampato ieri pomeriggio nell’impianto di trattamento rifiuti della Biondi recuperi ecologia di Ponte San Giovanni. Un incendio che ha interessato una parte del materiale depositato per un quantitativo di circa 30 metri cubi, principalmente da legno, plastica ed ingombranti da qual si è sviluppato un denso fumo nero. Il lavoro dei vigili del fuoco si è concluso alle una di notte, dopo aver terminato le operazioni di spegnimento e bonifica. I vigili sono intervenuti con circa 20 uomini e otto automezzi. Dopo una riunione svoltasi nella tarda serata tra Comune, Arpa, Asl 1 e Protezione Civile di Perugia, il Sindaco Romizi ha emesso un’ordinanza con indicazioni preventive per la sicurezza della popolazione. La Biondi recuperi era stata interessata da un altro incendio nel marzo 2019. Sulle cause stanno indagando i Carabinieri del Nucleo operativo ecologico che si coordinano con il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Perugia Mara Pucci. Naturalmente gli investigatori hanno già preso le immagini delle telecamere di videosorveglianza per verificare se l’incendio sia stato doloso. Se alla fine il rogo ha prodotto meno danni rispetto a quello di un anno fa , lo si deve esclusivamente alla tempestività dell’intervento dei vigili del fuoco. Sarebbero comunque state bruciate circa 50-55 tonnellate di rifiuti.