Traffico di pellet dall’Est senza pagare l’Iva: nei guai azienda perugina
Traffico di carburanti e pellet dall’Est senza pagare l’Iva sulle importazioni. A scoprirlo sono stati i funzionari dell’Agenzia delle dogane e monopoli che contestano a due aziende quasi due milioni di euro di Iva evasa o non versata. Un’azienda, con sede a Caserta, commerciava carburanti dalla Slovenia e Romania rivendendoli a distributori dell’Umbria, Toscana e Lazio. Per i funzionari dell’Agenzia sarebbe stata evasa Iva per 1,5 milioni di euro su un valore della merce pari a 8 milioni. La seconda azienda, invece, commercia pellet ed è della provincia di Perugia. L’Agenzia delle dogane avrebbe notato delle anomalie tra i dati contabili e le informazioni desunte dalle banche dati. Grazie allo scambio di informazioni con le dogane di Slovenia, Lituania e Polonia è stato possibile accertare omessi versamenti Iva per circa 350 mila euro, riferiti alle ultime quattro annualità di imposta. Il pellet veniva stoccato presso il deposito dell’azienda per la successiva vendita o consegnato direttamente da trasportatori esteri, incaricati dalla società perugina, a ditte umbre per la vendita al dettaglio. In questo caso le sanzioni vanno da 130 mila euro a un massimo di 160 mila euro. Nel caso dell’azienda di Caserta, invece, le sanzioni vanno da un minimo di 2,9 milioni di euro a un massimo di 5,7 milioni di euro.