Umbria Rt 1,01: per adesso resta in zona gialla ma la situazione epidemiologica peggiora
Perugia – In base al monitoraggio della Cabina di regia del ministero alla Salute e dell’Istituto Superiore di sanità nel periodo 28 dicembre-3 gennaio l’Rt dell’Umbria ha superato la soglia dell’ 1. ” Questa settimana – scrive la Cabina di regia – si osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica. L’incidenza a 14 giorni torna a crescere dopo alcune settimane di decrescita, aumenta anche l’impatto della pandemia sui servizi assistenziali e questo si traduce in un aumento generale del rischio”.
Gli esperti sono preoccupati. L’epidemia potrebbe preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero dei casi nelle prossime settimane. Questo potrebbe portare ad una incidenza elevata in molte regioni, compresa l’Umbria. Il rischio è alto in 12 Regioni: Emilia, Friuli, Lazio, Lombardia, Marche, Umbria, Piemonte, Provincia di Bolzano e Trento, Puglia e Veneto. Altre otto regioni sono a rischio moderato: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna, Sicilia e Val d’Aosta. Solo la Toscana ha un rischio basso. Il sistema sanitario ha mostrato i primi segni di criticità.
La cabina di regia spiega che 13 Regioni, compresa l’Umbria, hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva oppure delle aree mediche sopra la soglia critica. A crescere sono anche i casi ” non riconducibili a catene di trasmissione note”, per i quali cioè non si riescono a ricostruire i contatti che hanno provocato l’infezione. Si osserva, anche, un lieve aumento nella percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi. Per adesso, quindi, l’Umbria resterà in zona gialla ma è “sotto osservazione”.
Per ora, a partire da lunedì, saranno tre le regioni arancioni: Calabria, Emilia Romagna e Lombardia. Ma anche Sicilia e Veneto saranno inserite nella zona arancione perché lo hanno richiesto. Il Ministro della Salute Roberto Speranza sta per firmare l’ordinanza con la quale le cinque regioni, da lunedì, saranno in zona arancione.
