Vaccini, ok bipartisan alla mozione. Barberini: “Il Governo indichi la strada sugli inadempienti”

PERUGIA –  L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all’unanimità una mozione che impegna la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Governo nazionale al fine di “richiedere una indicazione che possa permettere ai minori non in regola con le vaccinazioni, ma regolarmente iscritti e accettati, di poter giungere a conclusione dell’anno scolastico 2017/2018 senza interruzione della continuità educativa”. L’atto, di iniziativa dei consiglieri Valerio Mancini e Emanuele Fiorini (Lega) era stato discusso in Aula il 4 aprile scorso e rinviato in Terza Commissione che ha svolto l’11 aprile scorso un’audizione con i rappresentanti delle associazioni e delle famiglie. In Aula sono stati quindi condivisi da tutti i consiglieri presenti due emendamenti “unitari” proposti da Mancini e Fiorini (Lega) e Solinas (Misto MdP), sui quali vi è stato il via libera della Giunta regionale espresso dall’assessore alla sanità Barberini che sul secondo emendamento, riguardante l’impegno dell’Esecutivo nei confronti del Governo, ha aggiunto un’ulteriore precisazione poi accolta da tutti.

Attilio SOLINAS (Misto- Mdp, Presidente Terza Commissione) ha relazionato sull’atto in discussione spiegando che la trasmissione in Commissione della mozione è stata utile per ascoltare le ragioni delle famiglie. Al netto delle discussioni avvenute in Commissione e nell’audizione sono stati elaborati due emendamenti che tengono conto del fatto che per il testo di legge ‘73/2017’, applicato per la prima volta nell’anno scolastico 2017/2018 “questo è un anno di transizione. Con i due presentatori della mozione, Mancini e Fiorini (Lega) sono stati concordati gli emendamenti stessi. Con il primo emendamento si sopprime il capoverso della mozione nel quale si fa riferimento al limite del 10 marzo per portare a termine la vaccinazione che avrebbe potuto non essere rispettato a causa del periodo influenzale. Nel secondo emendamento si sostituisce di fatto il dispositivo finale della mozione che impegnava la Giunta regionale a intervenire “direttamente”, perché “la Regione non ha questa potestà”: si impegna dunque l’Esecutivo ad attivarsi nei confronti del Governo nazionale affinché tutti i minori non in regola con le vaccinazioni, ma regolarmente iscritti e accettati, possano giungere a conclusione dell’anno scolastico 2017/2018 senza interruzione della continuità educativa. Solinas ha poi suggerito di tenere conto di alcune considerazioni che sono state fatte in altre assemblee legislative, considerazioni “in parte da condividere”, riguardanti il fatto che “non è forse opportuno imporre una vaccinazione, occorre anzi condividere questa scelta con le famiglie, spiegandola”. Solinas ha infine ricordato che l’Umbria in virtù di questa legge, approvata l’anno scorso, è tra le Regioni virtuose perché ha ottenuto un 94,53 per cento di tasso di copertura vaccinale, che la porta tra le prime otto regioni italiane. Quindi questa campagna vaccinale è utile, anche se “ci possono essere delle problematiche”.

L’assessore alla Sanità Luca BARBERINI ha espresso il punto di vista dell’Esecutivo ed ha ritenuto “proficuo e interessante” l’approfondimento in Commissione, come pure l’incontro partecipativo con tutti i soggetti interessati e le associazioni. Secondo Barberini dal dibattito è emersa anche un’ulteriore richiesta che attiene più “alla sfera politica e del confronto e che è tesa a cercare di capire meglio gli aspetti riguardanti la validità, l’utilità della vaccinazione, con approfondimenti scientifici, ma questo aspetto ovviamente non attiene all’atto e non è peraltro messo in discussione dalla mozione”. La Giunta regionale, ha dichiarato Barberini, concorda con il primo dei due emendamenti, che cancella quella parte che faceva riferimento al periodo influenzale che avrebbe impedito di rispettare il termine del 10 marzo per completare le vaccinazioni. Via ibera anche al secondo emendamento, specificando però che l’Aula impegna la Giunta regionale “ad attivarsi nei confronti del Governo nazionale ‘per sottoporre la situazione evidenziata al fine di richiedere una indicazione che possa permettere ai minori non in regola con le vaccinazioni, ma regolarmente iscritti e accettati, di poter giungere a conclusione dell’anno scolastico 2017/2018 senza interruzione della continuità educativa”.

“Senza arretrare di un passo sulla netta volontà di riaffermare l’utilità dei vaccini, sulla cui efficacia non abbiamo dubbi, la Giunta regionale si impegna a rappresentare al Governo la situazione della presenza nelle scuole di bambini per i quali non è stato avviato l’iter di vaccinazione, al fine di trovare una soluzione che tenga insieme l’esigenza dell’avvio del programma di vaccinazione, con la conclusione dell’anno scolastico da parte dei bimbi stessi: lo ha affermato l’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, commentando la mozione approvata oggi in Consiglio regionale, con la quale si chiedeva “l’impegno della Giunta regionale affinché tutti i minori (0-4 anni) non in regola con le vaccinazioni, ma regolarmente iscritti e accettati presso asili nido e scuole dell’infanzia, possano portare a termine l’anno scolastico 2017/18 senza interruzione della continuità educativa”.

“Assolvere all’obbligo vaccinale – ha detto l’assessore Barberini – è un atto di responsabilità non solo verso i più piccoli, ma verso tutta la comunità e, in particolare, verso quelle persone che, per patologie gravi, non si possono vaccinare. Siamo convinti e molto soddisfatti delle azioni messe in campo come Regione in collaborazione con le Aziende sanitarie, che hanno collocato l’Umbria tra le prime regioni per le coperture vaccinali obbligatorie nei bambini. Nella nostra regione – ha aggiunto – è stata ampiamente superata la soglia di ‘sicurezza’ del 95 per cento, che assicura la cosiddetta immunità di gregge la quale, nel caso di alcune patologie, riduce notevolmente la circolazione degli agenti infettanti e quindi la diffusione di malattie pericolose e nuovi focolai. Questo risultato è stato possibile grazie all’impegno messo in campo dagli operatori che hanno garantito, da un lato la consegna a domicilio dei certificati vaccinali, dall’altro hanno messo in atto una comunicazione efficace che ha fatto aumentare il numero dei vaccinati che, soprattutto per il morbillo, è cresciuto di diversi punti percentuali”.

Rispetto ai cosiddetti inadempienti, cioè i bimbi per i quali ad oggi non è stato avviato l’iter vaccinale, Barberini ha precisato che “il problema è disciplinato a livello nazionale e in materia le Regioni non hanno nessuna potestà legislativa. Abbiamo però recepito lo spirito della mozione con la quale ci si chiede un intervento presso il Governo per far completare l’anno scolastico ai bambini. Su questo versante ci impegniamo, come fatto da altre regioni, ribadendo comunque in modo chiaro l’obbligatorietà dei vaccini”.

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