Acciai Speciali Terni: record per il bilancio 2016. Chiusura in positivo dopo 8 anni di segno meno

TERNI – Un traguardo raggiunto dopo numerosi tagli, riduzioni di spesa, e continui conti in rosso. Dopo 8 anni di segno meno, il bilancio 2016 di Acciai Speciali Terni si chiude in positivo.

Circa 70 milioni di euro risparmiati a fronte di anni duri per la multinazionale tedesca, costretta a fare i conti con vertenze, mercato e direttive aziendali mirate.

Dal 2013 al 2015 – nel corso e dopo il triennio Morselli – i numeri parlano chiaro.

Il piano di esodo incentivato volontario per 315 dipendenti  che annualmente avevano un costo di 40/45.000 euro ognuno, ha oggi fatto risparmiare all’azienda 14 milioni di euro.

Tagliati i costi anche dei dirigenti. Circa 20 ex dirigenti percepivano dai 150.000 ai 300.000 euro annui. Altri 6 milioni di euro che sono così entrati nelle casse di Ast.

Grandi manovre di risparmio anche sul fronte premi di produzione. Annullati tutti i premi di accordo sia delle piattaforme integrative che di secondo livello, con una spesa per l’azienda che si aggirava intorno a 20 milioni di euro.

Solo sul personale quindi – a conti fatti – sono stati risparmiati circa 40 milioni di euro. Una delle cifre più alte raggiunte negli ultimi 8 anni.

Altri 10-15 milioni di euro sono stati risparmiati nei settori: ristrutturazione parco rottami, materie prime, extra leghe, costi di energia, abolizione della manutenzione programmata e avvio della manutenzione di emergenza.

Anche sui costi della cassa integrazione mensile c’è stato un risparmio di altri 7 milioni di euro all’anno.

Il piano, attuato nel 2014 dall’ex amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, ha fatto sì che anche l’azienda stessa si conformasse ai parametri prestabiliti e volti al risparmio. Con la “business unit”, Titania, Aspasiel, SDF, Tubificio sono entrati tutti sotto il comando di Ast.

Le nuove politiche aziendali dell’amministratore delegato, Massimiliano Burelli, subentrato alla Morselli nel marzo di quest’anno, hanno guardato alla qualità e alla vendita mirata intelligente, raggiungendo le circa 900.000 tonnellate di colato.

Oggi nell’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, si vedrà l’impronta dell’era Burelli. Un’era che guarda al futuro, concentrandosi sulle nuove linee di mercato e di vendita.

Una cosa è però certa. Oggi si arriverà al tavolo con un obiettivo già raggiunto: il bilancio in positivo.

 

@MCScardocci

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