Art bonus, un milione di euro in quattro anni a Perugia da oltre 400 mecenati

PERUGIA – Si è tenuto questa mattina presso la Sala del Consiglio provinciale il workshop “Artbonus esperienze e novitàa confronto. Il caso #ArtbonusPerugia”, con lobiettivo di coinvolgere e stimolare tecnici e figure politiche della PA, professionisti e imprese, di illustrare le opportunitàderivanti dall’applicazione dell’Art Bonus e, infine, di promuovere la nascita di collaborazioni pubblico/privato che possano radicarsi sul territorio.

Lincontro, realizzato in collaborazione con Anci Umbria, dedicato ad amministratori, funzionari di enti pubblici, professionisti, imprese ha visto la presenza del Sindaco di Perugia Andrea Romizi, del Presidente di Anci Umbria Francesco De Rebotti, Carolina Botti, direttore centrale Ales s.p.a. –MiBact, Vincenzo Santoro, Dipartimento responsabile Cultura e Turismo Anci, Marica Mercalli Direttore Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e paesaggio dellUmbria, il gruppo di lavoro ArtbonusPerugia del Comune di Perugia composto da Luciana Cristallini, Franco Becchetti, Simona Cortona, Paolo Martani, Michele Giovagnoni, il Presidente dellOrdine dei Commercialisti, Andrea Nasini e del Dr. Roberto Politi Dottore Commercialista, larch. Claudio Minciotti segretario dellOrdine degli Architetti di Perugia  e la Consigliera Comunale e delegata Artbonus del Comune di Perugia Lorena Pittola.

Un incontro formativo e di bilancio dopo 4 anni di esperienze nellapplicazione del decreto Artbonus, a fronte anche della notizia, sopraggiunta durante il convegno che la cittàdi Perugia ha raggiunto la somma di un milione di euro di erogazioni da parte di 413 mecenati. Un dato importante che pone la cittàdi Perugia tra i primi posti insieme alle grandi regioni del nord e sud Italia.

Anche per il Sindaco Andrea Romizi, si tratta di un bilancio assolutamente positivo “un grazie sentito ad imprenditori illuminati come Brunello Cucinelli, Antonio Campanile che fu il primo mecenate che donòper la Fonte dei Tintori, Catia Caponecchi per la porta di San Girolamo ma anche per tutto un azionariato diffuso nato in cittàvolto al recupero dei nostri beni.”  Ciòche piùha colpito il Sindaco“e mi ha commosso -ha detto-èstata lassociazione della donazione per  un bene storico al racconto di storie di vite e di personalitàche non ci sono più. Non solo laffetto verso la cittàma anche il ricordo di qualcuno che oggi non c’èpiùe che si vuole ricordare con un bene storico come nel caso dei fratelli Moretti, Parrucchieri Vogue, che hanno voluto restaurare il pozzo di San Francesco e dedicarlo al padre o la storia del notaio Briganti, ultimo di una discendenza di notai della città, che nel ricordo dei suoi avi ha voluto restaurare il portone della Sala dei Notari.”

Anche negli interventi successivi del presidente  De Rebotti Anci Umbria,  Carolina Botti, direttore centrale Ales s.p.a. –MiBact, Vincenzo Santoro, del Dipartimento responsabile Cultura e Turismo Anci, il caso Perugia si considera una apripista e uno stimolo per gli altri 91 comuni umbri oltre che un caso nazionale in grado di intercettare e comunicare con competenza e passione il decreto Artbonus e i suoi benefici per aziende e privati cittadini.

Comunità, investimenti in cultura e sviluppo, buone pratiche ed esempi concreti di atti, procedure, costruzione di progetti di comunicazione, attenzione, cura ed eventi per i  mecenati cosìcome le procedure fiscali per le aziende e i privati, sono stati i tanti temi oggetto del workshop e dei tanti benefici che il decreto Artbonus porta a tutti i mecenati.

“Il vero valore dello strumento Artbonus èquando viene utilizzato per una politica culturale da parte degli Amministratori locali e la tipologia di progetti, la modalitàdi comunicazione e di realizzazione del Comune di Perugia rappresentano lo spirito piùforte di questa norma”per Carolina Botti Direttore di Ales, direttore referente Art Bonus per il Mibac, “in questa cittàho trovato il coinvolgimento e la vicinanza di una popolazione che crede nel suo patrimonio”.

Dello stesso avviso, Vincenzo Santoro, Dipartimento responsabile Cultura e Turismo Anci, “limportante ruolo dei Comuni e della vicinanza con la cittadinanza sono gli asset che possono fare la differenza nellapplicazione dei benefici dellArt Bonus e nel recupero dei nostri centri storici”; mentre lintervento della direttrice della Soprintenza dellUmbria, Marica Mercalli, ha volto lo sguardo allamata Valnerina e ai tanti beni storici distrutti dal terremoto che potrebbero vivere una nuova vita grazie alle donazioni Art Bonus.

Il gruppo di dipendenti del Comune di Perugia composto da Luciana Cristallini, Franco Becchetti, Simona Cortona, Paolo Martani, Michele Giovagnoni, gruppo #ArtbonusPerugia,  nel raccontare la loro esperienza e limportanza del lavoro in staff ha voluto ricordare come, sia la parte tecnica che limportante lavoro di comunicazione, nascono dal credere nel progetto Art Bonus, nel voler riaffermare quanto la partecipazione e la governance che viene dal basso, da cittadini proattivi e da aziende, professionisti, banche e fondazioni che credono nella cosiddetta “responsabilitàsociale”sono i veri protagonisti dellagire, del recupero e della bellezza della cittàin cui si vive e si lavora.

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