Ast, torna la tensione, le Rsu scrivono al Prefetto: “Con la riorganizzazione unilaterale a rischio anche la sicurezza”

TERNI –  Non se ne sono state con le mani in mano e dopo la denuncia lanciata ieri, le Rsu dell’Ast hanno scritto al prefetto Bellesini rispetto alla decisione dell’azienda di procedere unilateralmente al riassetto organizzativo a partire da lunedì prossimo 2 marzo.

I rappresentanti dei lavoratori mettono al corrente il prefetto di tutte “le possibili conseguenze che tale scelta inevitabilmente potrebbe comportare, in primo luogo rispetto alle questioni di sicurezza e incolumità dei lavoratori del sito”. Le Rsu hanno quindi invitato il prefetto a segnalare queste preoccupazioni agli organi preposti a garantire la salute dei lavoratori, cioè il Nucleo operativo integrato.

Una seconda lettera è stata spedita, sempre dalle Rsu, ai vertici dell’acciaieria, chiedendo di sospendere la decisione e riconvocare le parti per trovare soluzioni condivise.

“La decisione di partire in modo unilaterale – si legge in una nota delle stesse rsu – è scaturita dalla non volontà da parte dell’azienda ad affrontare insieme, nelle specifiche riunioni, oltre ai semplici aspetti riguardanti i numeri del personale da ridistribuire, tutto quello che riguarda e concerne gli aspetti di sicurezza, di qualità dei prodotti, di investimenti, di professionalità, di formazione ed informazione, questioni queste che sono strettamente legate ed inerenti sia alla nuova organizzazione, sia agli aspetti condivisi nell’accordo del 3 dicembre”.

Intanto il sindaco Leopoldo Di Girolamo esprime “forte preoccupazione per il nuovo inasprirsi dei rapporti aziendali all’interno della Ast”.

” Dopo le lotte in difesa della competitività industriale del sito e del mantenimento dell’occupazione, che hanno portato all’accordo del 3 dicembre 2014 – scrive il sindaco – sono indispensabili atteggiamenti e comportamenti che siano il più possibile cooperativi per far ripartire la produzione a pieno regime, riconquistare clienti e raggiungere gli obiettivi che ci si è posti nell’accordo. Decisioni unilaterali o strappi non sono utili ad alcuno e mettono a rischio la tenuta complessiva dell’accordo ed il futuro stesso dell’impianto”.

Di Girolamo invita pertanto “le parti a mettere in campo, senza indugiare, il metodo del confronto e dell’intesa che, solo, può portarci fuori da questa situazione. In caso contrario sarà inevitabile attivare il tavolo di verifica previsto dall’accordo stesso. Ma non sarà certo un buon segnale che come città nel suo complesso daremo”.

Sul fronte societario si registra un cambio nell’organico della Materials Service. Dal primo aprile sarà Daniel Wodera, 34 anni, il nuovo Chief Finalcial Officier al posto di Mathias Rist che si è dimesso per dedicarsi a nuove mansioni fuori dal gruppo Thyssenkrupp. Daniel Wodera ha iniziato la sua carriera nel 2001 nell’attuale Business Area Materials Services. Dopo aver occupato diverse posizioni nel settore Controlling, sviluppo societario M&A, nel 2010 ha assunto la direzione Controlling della Operating Unit Metals Germany, prima che gli sia affidata nel 2012 la direzione Controlling per l’intera Business Area Materials Services.

 

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