Ast-Tubificio: lavoratori in sciopero davanti ai cancelli degli stabilimenti

TERNI – E’ iniziato intorno alle 10.00 di giovedì mattina lo sciopero dei lavoratori del sito di Viale Brin. Coinvolti ovviamente anche tutti gli operai del Tubificio ternano.

Ad indire le due ore di sciopero sono stati i sindacati dei metalmeccanici, in accordo, dopo le assemblee svolte con i lavoratori.

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Nella giornata di martedì c’era stato il summit dei sindacati dei metalmeccanici in sede Fismic per fare il punto sulle problematiche legate al sito di viale Brin, e all’indomani dello sciopero di due ore proclamato per giovedì.

Per il segretario della Fismic ternana, Gioacchino Olimpieri: “Epilogo di un percorso che ormai da mesi va avanti in maniera poco tranquilla. In primis la questione ambientale, sostenuta dalla dottoressa Morselli.
In secundis la questione relativa alle scorie: tempi lunghi per l aggiudicazione del bando.
Grandi ritardi anche nei sistemi informativi e sul discorso delle consulenze. Consulenti che arrivano e se ne vanno. Idem per la questione commerciale. A Terni ce sempre di più uno spopolamento delle persone che dovrebbero portare ordine.
SDF galleggia. Per gli appalti, ci sono numerose perturbazioni. Un’azienda che sta andando da sola, senza avere condivisione con nessuno. Da sette mesi, non c’è confronto con il board di Ast. Siamo ancora appesi al problema della vendita. I lavoratori non sono tranquilli”.

Per Nicola Pasini della Uilm: “Noi facciamo riferimento alla comunità ternana”.

Il segretario Simone Liti, Fim Cisl: “Gli investimenti devono essere redistributi sul territorio, in termini di ambiente soprattutto. Oppure utilizzati per completare progetti “in cantiere”. In merito allo sciopero di giovedì i punti focali riguardano: aspetti commerciali, consulenze”.

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Claudio Cipolla della Fiom Cgil di Terni: “Questa vicenda della vendita è di primaria importanza. E non si può liquidare la faccenda con “non ci sono interessamenti”. Da questo dipende il futuro stategico dello stabilimento. E ad oggi non sappiamo quale sarà la strategia industriale di questo sito. Le continue modifiche organizzative che avvengono in azienda (spostamenti, riduzioni, assunzioni, spostamenti di clienti su Milano). Non vogliamo che tutti questi spostamenti siano strutturati ad hoc per chi arriverà dopo”.

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Per il segretario Ugl metalmeccanici, Daniele Francescangeli: “La questione sta andando avanti sulle questioni delle sicurezza, ambiente, lavoratori. Aspasiel, SDF, Titania sono in grande difficoltà”.

L’idea dello sciopero – tengono a precisare le cinque sigle sindacali – è stata dettata dalle richieste dei lavoratori in assemblea.

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