Autorizzazioni per il funzionamento dei servizi socioeducativi, Perugia chiede la proroga

PERUGIA – Nell’ambito della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, sessione riservata al Question time, i consiglieri regionali del Partito democratico, Giacomo Leonelli e Carla Casciari hanno chiesto alla Giunta regionale di chiarire “quanti Comuni hanno hanno effettuato la ricognizione sulle autorizzazioni al funzionamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e se risultano essere state rilasciate deroghe per il funzionamento degli stessi”.

Dopo aver specificato che l’atto ispettivo scaturisce dalle “preoccupazioni di educatrici e genitori sull’avvio del servizio dei nidi d’infanzia a Perugia”, Leonelli ha ricordato che “la legge regionale  ’30/2005′ prevede che la Giunta regionale disciplini i criteri generali e le modalità per la concessione dell’autorizzazione al funzionamento per i servizi educativi pubblici e privati mentre sono i Comuni a concedere (e a verificare in seguito la sussistenza dei relativi requisiti) l’autorizzazione ai servizi
presenti nel proprio territorio. Per ottenerla i richiedenti devono essere in possesso di requisiti strutturali, pedagogici e funzionali come la sicurezza ambientale, la conformità urbanistica, edilizia ed igenico-sanitaria, la disponibilità di materiali idonei per l’attività pedagogica. I Comuni possono concedere ai soggetti gestori dei servizi un congruo termine, comunque non superiore a tre anni, per eventuali adeguamenti, tenuto conto degli interventi da realizzare e fermo restando il possesso dei requisiti minimi di sicurezza. Alcuni asili nido comunali, anche a Perugia, negli anni precedenti sono stati autorizzati in deroga ai requisiti previsti ma il limite massimo di tre anni per la concessione della deroga è ormai prossimo al termine, senza che vi sia la necessaria chiarezza in vista della riapertura di settembre delle strutture”.

L’assessore Bartolini ha risposto che “come rappresentato nella interrogazione, siamo ormai in prossimità della scadenza della proroga triennale consentita dalla legge. Da una ricognizione in tempo reale la situazione più critica riguarda il Comune di Perugia. Proprio nella giornata di ieri il sindaco Romizi ha richiesto alla presidente della Regione, Catiuscia Marini e a me la possibilità di valutare un ulteriore proroga. Su questo aspetto faremo le opportune valutazioni, pensando anche a presentare
un emendamento in Aula in sede di assestamento del bilancio. Riservandomi di sciogliere la questione, ritengo sia necessario dare un termine finale perché non è possibile andare avanti con le proroghe. Nei prossimi giorni invierò una lettera a tutti i Comuni umbri per avere una situazione quanto possibile dettagliata, chiedendo se, laddove non sono state ancora rilasciate le autorizzazioni ci siano impegni finanziari e crono-programmi precisi. Soltanto sulla base di precisi impegni  potrò sciogliere la riserva”.

Nella replica, Casciari ha sottolineato come la situazione stia “precipitando” e che “è la prima volta nel Comune di Perugia, nella storia dei servizi per la prima infanzia, che le iscrizioni ai nidi vengono
aperte il 5 luglio e con grandi incertezze rispetto a chi rientrerà nella graduatoria. Le proroghe erano state concesse nel 2015, quindi i Comuni avevano il tempo per fare tutte le valutazioni necessarie”.

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