Avis, in Umbria mancano 6mila donazioni per l’autosufficienza. Servono più di 100 donatori

PERUGIA – Mancano seimila donazioni di sangue in Umbria per arrivare all’autosufficienza. E’ questo il bilancio dell’Avis regionale, illustrato a Palazzo Donini da Andrea Marchini, il presidente, che ha lanciato anche la campagna di sensibilizzazione dei calendari “Barbanera 2018” e il “piccolo Barbanera”, realizzati grazie alla collaborazione tra Avis regionale ed Editoriale Campi.

I servizi hanno avuto nel 2017 la necessità, per far fronte alle normali esigenze degli ospedali, di ricorrere alle disponibilità nazionali, cosa che non avveniva più da qualche tempo. Per Marchini “c’è quindi necessità di tornare almeno ai livelli di donazione di quattro anni fa, quando avevamo 6.000 donazioni in più”. “Se nel 2016 – ha affermato il presidente regionale Avis – abbiamo registrato una raccolta di circa 1.900 sacche in meno rispetto al 2015, e negli ultimi 30 anni non si era mai registrato un calo così importante, anche in questo 2017 avremo, secondo le proiezioni al 30 novembre, un ulteriore calo di circa 1.600 sacche rispetto al 2016”.

“Una migliore e minore utilizzazione della preziosa risorsa non è stata sufficiente a compensare la minore raccolta” ha spiegato Mauro Marchesi, direttore del Centro regionale sangue e del Sit/Punti raccolta, auspicando che la donazione diventi “una risposta convinta e consapevole e non solo occasionale come è avvenuto ad esempio con tante donazioni in occasione del terremoto”. “Per le persone che hanno bisogno quotidianamente, il terremoto – ha detto – è tutti i giorni”.

In Umbria, secondo l’Avis occorrerebbe aumentare sia i donatori (attualmente 32.500) che le donazioni (40.000). Secondo una stima, 150 donatori associati dovrebbero affluire ogni giorno presso le strutture di raccolta: la realtà attuale è di circa 120, con punte minime anche di 80 o 90. Donatori continui, ha osservato inoltre Marchini dell’Avis, “stanno diventando una chimera e bisogna anche capire perché quelli più giovani sono meno costanti di quelli di più lunga data”. Per tutti questi motivi è stato quindi rilanciato l’appello a donare sangue, che è un atto “gratuito, semplice e volontario”.

“Donare sangue – ha spiegato Marchini – fa bene oltre che agli altri e allo spirito anche alla nostra stessa salute”. Per sensibilizzare famiglie ed anche bambini vengono in aiuto, come è stato poi ricordato, i due strumenti promozionali ed informativi che da oltre dieci anni vengono realizzati dall’Avis regionale dell’Umbria, in collaborazione con la casa editrice Campi: i calendari Barbanera 2018 e Il piccolo Barbanera 2018.
Luca Baldini, in rappresentanza dell’Editoriale Campi, ha ricordato che il calendario per i più piccoli sarà in edicola gratuitamente il 16 dicembre, mentre il Barbanera sarà distribuito dalle Avis del territorio ai propri soci. Inoltre, come indicato dalla Direzione regionale scolastica, sarà distribuito nelle aule di tutti i plessi scolastici di ogni ordine e grado dell’Umbria.
Durante l’incontro con la stampa, infine, il presidente dell’Avis ha osservato che “non basta solo sensibilizzare le famiglie e le persone alla donazione, servono anche strutture sanitarie più efficaci e collaborative”. Secondo l’Avis Umbria, occorre un maggiore “sforzo congiunto”

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