Camera di Commercio di Terni: bene le società capitali. Sull’orlo del baratro l’artigianato

TERNI – La crisi continua a mordere inesorabilmente. I dati sulle imprese provinciali ternane elaborati dall’Ufficio Informazione economica sulla base del Registro imprese della Camera di Commercio di Terni, fanno ben sperare.

Alla fine del terzo trimestre del 2016 secondo il Registro Imprese della Camera di Commercio di Terni, sono 22.522 le imprese registrate. Dal 1 luglio al 30 settembre ci sono state 238 nuove iscrizioni a fronte di 205 cessazioni di impresa con un saldo positivo di 33 unità.

E’ questa la dinamica del tessuto imprenditoriale che emerge dall’analisi dei dati Movimprese, relativi alla nati-mortalità delle imprese provinciali tra luglio e settembre 2016.

Questo incremento è decisamente ridimensionato rispetto al dato del III trimestre del 2015 dove il saldo positivo delle imprese registrate alla Camera di commercio di Terni era di 81 unità.

Il dettaglio dei settori economici non evidenzia un comparto che eccelle ma piccole variazioni che portano il saldo ad un risultato leggermente positivo; le costruzioni riportano un +6, l’agricoltura +8, le “Altre attività di servizi” +3. Il commercio, le attività manifatturiere e i servizi di alloggio e ristorazione mostrano invece un segno negativo.

L’artigianato ha ormai un trend negativo da diverso tempo e anche nel III trimestre dell’anno registra una variazione negativa; a 51 iscrizioni rispondono 68 cessazioni che danno un saldo di -17 unità imprenditoriali.

Purtroppo il comparto artigiano è in sofferenza e alcune professioni storiche stanno scomparendo, vuoi per le innovazioni tecnologiche, vuoi per il fatto che i giovani non si avvicinano più a questi mestieri; la chiusura delle botteghe e dei laboratori a causa della crisi economica e della caduta verticale dei consumi delle famiglie è un dato di fatto in molte realtà italiane, soprattutto per le economie basate sulle piccole e medie imprese come quella ternana.

Anche terzo trimestre del 2016 la dinamica migliore riguarda le forme giuridiche più strutturate infatti le società di capitali continuano a far registrare un andamento positivo con 190 iscrizioni a fronte di 32 cessazioni (saldo +158). Le società di persone e le imprese individuali al contrario subiscono una riduzione rispettivamente di 99 e 153 unità.

“I dati del nostro Registro Imprese – sottolinea il Presidente della Camera di commercio di Terni Giuseppe Flamini – mostrano complessivamente dei segnali di fiducia per la struttura imprenditoriale locale, ma confermano anche le persistenti difficoltà da tempo emerse nei settori portanti come il manifatturiero e il commercio. In considerazione di questo scenario – conclude il Presidente Flamini – dobbiamo prestare molta attenzione a tutte le opportunità di innovazione e digitalizzazione che saranno decisive per lo sviluppo delle nostre imprese e in questa direzione la Camera di commercio di Terni continuerà a proporre nuove iniziative a favore di tutte le imprese del territorio”.

 

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