Cassa in deroga, la Cisl: “In Umbria circa 13mila persone da 8 mesi senza reddito”

“Sono 12.900 le persone dipendenti di 2500 piccole imprese umbre da oltre 8 mesi senza reddito”, a lanciare il grido d’allarme è segretario regionale della Cisl Umbria, Claudio Ricciarelli che imputa questo stato di corse al “mancato riparto di risorse da parte dello Stato alle Regioni per il pagamento della Cig in deroga”.

“La legge di stabilità 2014 – dice Ricciarelli – aveva previsto per la Cig in deroga 1,7 miliardi di euro, ma buona parte di queste risorse non sono state ancora sbloccate con il risultato che oltre 4 mila lavoratori in cassa integrazione a zero ore si ritrovano da 8 mesi senza reddito e quasi 9 mila lavoratori in Cigd a orario ridotto tirano a campare con un reddito minimo. Questo blocco ingiustificato e ingiustificabile oltre a far venire meno un minimo di sostegno economico a tante famiglie e persone sta rischiando di indurre molte piccole imprese a ricorrere ai licenziamenti, stante l’incertezza attuale circa la disponibilità di utilizzo della cassa integrazione in deroga”.

La Cisl chiede con forza al Governo nazionale di sbloccare presto e bene queste risorse, recuperare i ritardi nell’assegnazione alle Regioni, garantire un minimo di reddito alle persone interessate, scoraggiare i licenziamenti e con essi la perdita di professionalità importanti per molte piccole imprese.

“Chiediamo alla Regione Umbria, alle Prefetture di Perugia e Terni e alle Associazioni delle imprese – prosegue Ricciarelli – di farsi parte attiva nel sollecitare il Ministero del Lavoro allo sblocco delle risorse per il 2014 e adeguare quelle per garantire la copertura finanziaria per il 2015 compreso il rifinanziamento dei contratti di solidarietà di tipo “B” per le piccole imprese, mentre è assolutamente positiva la decisione di ieri, assunta dal Parlamento, di riadeguare al 70 per cento l’indennità a favore dei lavoratori per i contratti di solidarietà di tipo “A” per le imprese industriali”.

“Questo – dice in conclusione il segretario regionale Cisl Umbria – dovrà essere il primo passo per realizzare una riforma condivisa del sistema degli ammortizzatori sociali che assicuri universalità e tutele certe nel mercato del lavoro alle persone evitando il rischio sociale dei licenziamenti e promuovendo politiche attive per il lavoro e servizi adeguati all’impiego capaci di accompagnare le necessarie azioni, anche di sistema, per riattivare un processo di crescita, di investimenti pubblici e privati, e di creazione di lavoro”.

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