Chirurgia Foligno, Mariani resta fino a ottobre 2016: firmato l’accordo. Barberini: “Ottima notizia per la sanità umbra”. Soddisfatto Mismetti

FOLIGNO – Il dottor Enrico Mariani resterà alla guida del reparto di Chirurgia dell’ospedale di Foligno fino a ottobre 2016. Stamani, il primario ha ritirato le dimissioni recentemente rassegnate e firmato un nuovo accordo con la Usl 2 dell’Umbria che lo tratterrà in servizio per circa un altro anno e mezzo, il tempo necessario per rendere più efficiente la struttura complessa di chirurgia multidisciplinare di Foligno e assicurare la prosecuzione di tutte le attività svolte dalla stessa, al momento del suo pensionamento. A darne notizia, attraverso il suo profilo Facebook, è il consigliere regionale del Partito democratico Luca Barberini, che ha seguito la vicenda sin dall’inizio, impegnandosi in prima persona per convincere Mariani a restare, ricoprendo un ruolo strategico nella trattativa con i vertici della Usl 2.

“Al di là di tante situazioni e di inutili polemiche – ha evidenziato Barberini sui social network – a noi interessa una sanità pubblica che funziona e che cura le persone, meglio se realizzata con eccellenze e professionalità come il dottor Mariani, che rappresenta un punto di riferimento per l’intero sistema sanitario regionale. Questa vicenda dimostra che quando ci sono problemi o difficoltà le sterili polemiche e i banali protagonismi non pagano: occorre, piuttosto, adoperarsi per cercare di risolverli per il bene di tutti. La buona politica è anche questo. Grazie al dottor Mariani per la sua disponibilità e sensibilità e in bocca al lupo per il futuro!”.

Mariani – considerato uno dei migliori chirurghi del centro Italia – aveva deciso di andarsene, anticipando di oltre un anno il suo pensionamento, dopo alcuni contrasti con la direzione gnerale della Usl 2 dell’Umbria legati alla riorganizzazione della Chirurgia multidisciplinare di Foligno. Un’unità operativa di eccellenza, che vanta oltre tremila interventi l’anno, realizzati con tecniche innovative e particolarmente all’avanguardia, soprattutto in ambito oncologico, collocandosi ai vertici regionali per qualità e volume di operazioni e rendendo l’ospedale di Foligno un punto di riferimento in Umbria e non solo. Il dottor Mariani ha cambiato idea dopo le manifestazioni di affetto e stima ricevute dall’intera comunità folignate e soprattutto dopo l’intervento di alcuni soggetti istituzionali, primo fra tutti – come si diceva – il consigliere regionale Luca Barberini che, conoscendo bene la realtà sanitaria folignate e umbra, si è fatto interprete delle istanze provenienti dal territorio svolgendo una fondamentale opera di mediazione.

“La decisione del dottor Mariani – afferma Barberini a Umbria Domani – rappresenta un’ottima notizia per l’intera sanità umbra. Ora va costruito un percorso serio che porti a un’adeguata organizzazione e valorizzazione delle competenze in ambito sanitario: in un’ottica di efficientamento, è necessario un migliore coordinamento dei presidi ospedalieri, soprattutto di quelli nello stesso territorio, come ad esempio Foligno e Spoleto”.

“Soddisfazione” è stata espressa dal sindaco di Foligno, Nando Mismetti, per la riconferma. “Mariani ha dimostrato, negli anni, di essere un professionista eccellente – ha osservato Mismetti – e il fatto che resti alla guida del reparto è un’ulteriore garanzia per la qualità del servizio”.

Anche il direttore della Usl 2, Sandro Fratini, ha ufficializzato la decisione del dottor Mariani, evidenziando che per lui si profila un nuovo incarico. “Lavorerà sul progetto di riorganizzazione dell’attività chirurgica dell’Usl Umbria 2 – ha affermato Fratini – e in particolare si occuperà dell’integrazione tra gli ospedali di Foligno e Spoleto puntando al massimo utilizzo di entrambe le strutture e utilizzando al meglio le tecnologie presenti. Un’attenzione particolare- hanno spiegato in una nota congiunta Mariani e Fratini – dovrà essere rivolta all’organizzazione e alla gestione delle emergenze chirurgiche con la creazione di un pool misto adeguatamente formato per gestire qualsiasi evento”. Inoltre è previsto che i primari della di Chirurgia di Foligno e Spoleto dovranno integrarsi nella gestione della chirurgia oncologica di alta complessità, creando specifici pool operativi per migliorare così la qualità dell’offerta.

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