Città di Castello, taglio del nastro per il terzo museo dell’opera grafica

CITTA’ DI CASTELLO – “Burri e Città di Castello la sua città si fondono oggi in un’unica entità. Con il taglio del nastro e l’apertura al pubblico del terzo museo dell’opera grafica in questi spazi di straordinaria suggestione e fascino che tutto il mondo ci invidia, si chiude un percorso virtuoso fra la città ed uno fra i più grandi maestri di arte contemporanea che ha sempre legato con orgoglio e sentimemto di appartenenza, la sua attività, il suo genio creativo al luogo dove è nato e vissuto.

Due anni fa, quando si aprì il lungo e fortunato ciclo di manifestazioni, eventi, iniziative e rassegne, legato alle celebrazioni del Centenario della nascita del maestro Burri, non avremmo certo immaginato di giungere in così breve tempo, oggi, al coronamento di un sogno con questa esposizione permanente di tutta l’opera grafica, il terzo museo, che fa di Città di Castello il centro di riferimento a livello internazionale dell’arte contemporanea, la vera e propria capitale”. E’ quanto dichiarato questa mattina dal sindaco, Luciano Bacchetta e dall’assessore alla cultura, Michele Bettarelli, in occasione dell’inaugurazione ufficiale del terzo museo della Grafica, presso gli ex-seccatoi del Tabacco alla presenza del Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Bruno Corà, dell’assessore regionale alla cultura, Fernanda Cecchini e del sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Ilaria Borletti Buitoni.

“Mi piace pensare, come d’altra parte hanno fatto autorevoli riviste e importanti osservatori, a una città capace di investire in cultura, cercando la strada migliore per perseguire, con determinazione, nuove prospettive di sviluppo. Su questo versante, il prezioso e competente lavoro svolto dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri è stato determinante per promuovere ancora di più l’immagine della nostra città in ambito internazionale.” “Ora bisogna compiere l’ultimo sforzo – hanno concluso Bacchetta e Bettarelli – per realizzare Piazza Burri, l’opera e il progetto del maestro che la città, la sua città si merita con orgoglio, senso di gratitudine e affetto”.

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