Colussi, i lavoratori dicono sì all’accordo: 292 sì

ASSISI – I lavoratori della Colussi hanno dato parere favorevole, con 292 sì e 96 no, 3 nulle e 6 bianche, all’accordo e al Piano sociale sottoscritto in Confindustria Umbria il 16 novembre 2017 con la Colussi Spa”. Ne danno notizia in una nota i sindacati di categoria Fai, Flai, Uila.
“Fai, Flai e Uila ringraziano tutti i lavoratori della Colussi per la scelta responsabile che hanno fatto, e che insieme alle Organizzazioni Sindacali, obbliga l’azienda ad un rigoroso rispetto di quanto è stato sottoscritto. Investimenti, Formazione e una organizzazione del lavoro che riconosca il ruolo del lavoratore e il suo lavoro, sono lo spirito che ha guidato la trattativa”.  Fai, Flai e Uila dichiarano che “il futuro della Colussi Spa di Petrignano non può che iniziare da qui con un riconoscimento reciproco e ascoltando più di ieri le voci dei lavoratori”.
La firma era arrivata dopo un confronto svolto in tempi molto serrati, “grazie all’approccio costruttivo e responsabile – sottolinea l’azienda – messo in campo dalle diverse parti coinvolte, con il coinvolgimento effettivo di tutti gli attori, per garantire regole comuni e maggiore equità per i lavoratori. Con l’accordo raggiunto si apre di fatto una nuova fase nelle relazioni sindacali e si rende concretamente realizzabile un rilancio dello stabilimento umbro”.
L’accordo, che ha permesso di limitare molto le uscite, fa seguito alla ribadita disponibilità del Gruppo Colussi – si sottolinea ancora – di procedere con il piano industriale che prevede oltre 15 milioni di euro di investimenti sul solo sito produttivo e oltre 80 milioni complessivi nel triennio 2017-2019. Nel dettaglio si è basato su: l’adozione di un nuovo modello organizzativo che prevede – tra l’altro – un maggior ricorso al part time, e l’avvio di un programma di formazione o riqualificazione professionale straordinario, della durata di un quadriennio, finalizzato a soddisfare i fabbisogni formativi individuali alla luce delle nuove esigenze tecniche, produttive ed organizzative.Le uscite saranno, con priorità, su base volontaria e per quanti matureranno i requisiti pensionistici, con un trattamento economico incentivante e la disponibilità del Gruppo Colussi ad attivare un contratto con una società specializzata nel settore dell’outplacement per favorire il reimpiego. Il Gruppo Colussi ha inoltre ribadito la propria volontà di proseguire gli interventi utili a radicare e compenetrare sempre più la propria presenza sul territorio umbro come dimostrano i progetti di filiera che hanno già permesso di superare i 1.000 ettari coltivati a grano in Umbria impiegati nella produzione del Gruppo.

“Dai lavoratori della Colussi una scelta difficile che antepone gli interessi di squadra agli interessi personali”, spiega il consigliere regionale Giacomo Leonelli (Pd) il quale – sottolinea in una sua nota – “aveva più volte portato all’attenzione dell’aula di Palazzo Cesaroni la questione della vertenza della Colussi Group di Petrignano, presentando due interrogazioni di cui una discussa martedì scorso alla presenza delle Rsu, a margine della quale era stato promosso un incontro con il vicepresidente Paparelli”.

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