Conferenza sulla geopolitica. Bocci: “Non ci può essere un’Europa senza Mediterraneo”

PERUGIA – Non è molto usuale sentire parlare di tematiche di politica internazionale in Umbria. Ed è proprio per questo che l’iniziativa meritevole di particolare attenzione, organizzata dal consigliere regionale Marco Guasticchi sul tema del Mediterraneo e delle problematiche geo-politiche ed economiche ad esso connesse, ha suscitato un notevole interesse. L’evento rappresenta il primo di tre appuntamenti che affronteranno tematiche quali l’immigrazione, il Medio Oriente la crisi in Siria, le primavere arabe, il ruolo dell’Unione europea e dell’Italia, gli scenari futuri e le nuove prospettive.  La prima conferenza, incentrata sul tema “Mare Nostrum: ricadute delle crisi Medio Orientali sulla stabilità europea”, ha avuto come relatori il responsabile per le politiche del Mediterraneo del Psi Mimmo Srour, il sottosegretario al Ministero dell’Interno Gianpiero Bocci e il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Marco Vinicio Guasticchi.

L’intervento di Mimmo Srour, dopo aver delineato un quadro sintetico sulla storia dei Fenici e dei Romani, si è soffermato sulla nascita e lo sviluppo del mondo islamico, e sulle conseguenze che ne sono derivate sia a livello regionale che internazionale. L’attenta analisi, sociale, economica, politica e religiosa ha evidenziato come il Mediterraneo non sia stato solo un terreno di guerre e di conflitti, ma anche di vicinanza, di dialogo e di collaborazione. “Per capire quello che succede oggi – afferma Srour – dobbiamo guarda alla storia. Sono due gli eventi chiave che permettono di interpretare i fatti e la situazione odierna. L’accordo Sykes-Picot del 1916 con cui venne suddiviso il Medio Oriente e la Dichiarazione di Balfour nel1917 con cui gli inglesi promisero agli ebrei una loro casa in Palestina. A questi dobbiamo aggiungere il petrolio e il gas, che ancora sono le due più importanti risorse energetiche al mondo e che rappresentano ancora l’elemento scatenante di guerre e tensioni a livello globale. Le crisi del Mediterraneo e il fenomeno dell’immigrazione – continua – possono spaccare il Paese. L’integrazione fa fatta sul serio”. E poi lancio un appello: “L’Umbria può  assumere un ruolo centrale, data la sua storia e le sue tradizioni pacifiste, per un dialogo con il Medio Oriente e in particolare con la Siria, dato che oggi le istituzioni hanno chiuso i rapporti con questo paese data la presenza di una dittatura”.

Il sottosegretario Bocci si è invece soffermato su tre aspetti: il ruolo dell’Unione europea e dell’Italia, sul programma Mare Nostrum e sul principio dell’integrazione dei popoli. “L’unione europea – spiega l’On Bocci – ha guardato alle primavere arabe con distacco e debolezza. Anziché dare peso alle speranze di giovani che combattevano perché il loro paese fosse diverso, l’Ue non ha saputo cogliere l’opportunità di ricoprire un ruolo centrale nel bacino del Mediterraneo, non esercitando quel ruolo politico forte come avrebbe dovuto. Questo ha spinto l’Italia ad affrontare tutte le problematiche dei flussi migratori senza alcun tipo di lavoro coordinato, sebbene il programma Mare Nostrum parlava proprio di far fronte a questo fenomeno in maniera collaborativa con l’obiettivo di accogliere gli immigrati e assicurare alla giustizia i trafficanti di uomini. L’Unione europea ha delegato ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo il problema della gestione dei flussi migratori, non capendo che non ci può essere un’Europa senza Mediterraneo”. E poi si è soffermato sul ruolo dell’Italia, evidenziando come il Ministero dell’Interno abbia siglato un patto con l’Islam nel febbraio 2017 che ha riscosso molto successo e adesioni, oltre a un piano per l’integrazione, sottolineando anche l’importanza della cooperazione internazionale per far fronte anche al problema dell’immigrazione clandestina.

Il vicepresidente Guasticchi è invece convinto che la crisi decennale del Medio Oriente, “è stata causata da errate strategie delle nazioni occidentali e sta destabilizzando l’area del Mediterraneo, manifestandosi con le varie problematiche che nel tempo si sono susseguite e purtroppo continuano a verificarsi”. Guasticchi ha ricordato “la recrudescenza del terrorismo e la crisi provocata dalle ondate di profughi. Tutto ciò provoca uno stato di forte criticità nei Paesi a nord del Mediterraneo, in particolare all’Italia”. Ecco perché, secondo il vicepresidente dell’Assemblea legislativa è “importante cercare di capire le origini e le varie sfaccettature di questo globale problema politico, sociale e militare, anche per saper interpretare le notizie che ci arrivano tramite i media, che non sempre rispecchiano un approccio oggettivo. L’obiettivo di oggi è quello di conoscere meglio la realtà che ci circonda” E ha poi concluso: “Sarà anche grazie ad un forte impegno sul piano della corretta conoscenza dei fenomeni, ed ad un conseguente e appropriato intervento se l’attuale crisi potrà un giorno trasformarsi anche in una opportunità positiva, sia sul piano politico che economico”.

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