Espulsioni in crescita con i Cie pieni. Gli stranieri regolari però se ne vanno. Ecco i dati della questura di Perugia

PERUGIA – Continua a ritmi incessanti il numero delle espulsioni dei clandestini. I numeri sono quelli forniti dalla Questura, che raccontano la strategia del questore Francesco Messina, secondo cui chi non ha titolo per restare in Italia deve essere al più presto riportato a casa. Resta dunque stabile il numero dei rimpatri, mentre calano gli stranieri con il permesso di soggiorno. Problema dovuto alla crisi, che spinge anche chi potrebbe restare ad andarsene.

Ad un dicembre non ancora concluso le espulsioni sono tate 324, contro le 326 dello scorso anno. In calo le espulsioni con accompagnamento ai Cie, Centri di identificazione ed espulsione. 45 rispetto alle 91 del 2015. Aumentano quelle con accompagnamento alla frontiera: da 70 a 82. I Cie infatti risultano pieni a causa degli sbarchi e l’accompagnamento alla frontiera sembra essere la soluzione migliore. Le destinazioni maggiori sono Marocco, Egitto, Argentina, Perù, Cina, Russa, Ucraina, Bangladesh. Un meccanismo che viene alimentato dal mondo carcerario. Gli stranieri infatti, tendenzialmente, vengono espulsi.

Sul fronte regolari, quelli con il permesso sono 53mila, un numero in calo. Il tutto perché spesso questi acquisiscono la cittadinanza italiana o perché se ne vanno.

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