Evasione fiscale: al Sindaco di Bettona la Cassazione respinge il ricorso

BETTONA – La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai legali del sindaco di Bettona Lamberto Marcantonini, accusato di evasione fiscale per un importo di quasi un milione di euro tra il 2011 e il 2014. Rimarranno così ancora bloccati i beni per un valore di euro 924.356 sequestrati il 30 giungo del 2016, in via preventiva per le indagini preliminari, che costituirebbero il profitto del reato di cui all’articolo 110 bis del decreto 10 marzo 2000 n. 74 (omesso versamento di ritenute) per il quale risultava indagato Marcantonini per il reato 110 codice penale (concorso) e lo stesso 110 bis della legge sui tributi per il quale erano indagati Marcantonini e Belli. Fu lo stesso primo cittadino insieme al liquidatore della Marcantonini s.r.l. Roberto Belli a presentare il ricorso in Cassazione. In realtà il tribunale del riesame di Perugia aveva parzialmente accolto il ricorso disponendo l’annullamento del sequestro di alcune auto che vennero restituite alla Marcantonini s.r.l. La Suprema Corte, invece, dopo aver analizzato i tre motivi di impugnazione, ha rilevato una sostanziale infondatezza per ognuno di essi. Il capo di accusa riguarderebbe il mancato versamento di ritenute della sua società Marcantonini s.r.l. in concordato preventivo. Il 18 gennaio2018 è prevista la nuova udienza. Nel frattempo il legale del sindaco di Bettona Giuseppe Caforio parla di un “problema superato, essendo quelle somme dichiarate e non versate in una prima fase. E nel piano concordatario le stesse somme sono state pagate al cento per cento. Per giurisprudenza consolidata il reato si estingue. Non viene contestata l’evasione, non c’è stato occultamento all’erario”.  Ed essendo l’imprenditore anche un politico, giocoforza si sono scatenate le forze di opposizione. E le beghe non sono ancora finite. Sono in via di definizione altri due procedimenti giudiziari contro il sindaco da parte di Remo Granocchia, uno per diffamazione già definito e ora in appello, e l’altro in corso davanti al giudice di pace per aver minacciato l’ex segretario regionale dei verdi, con la frase “ho pagato uno per gambizzarti”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.