Ex Fcu, l’infrastruttura passa a Rfi da gennaio 2017

PERUGIA – Da gennaio l’ex Fcu passerà nelle mani della Rfi, secondo quanto predisposto dal Protocollo d’intesa che prevede il passaggio dell’infrastruttura in concessione e gestione per cinque anni, fino al 2022. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Giuseppe Chianella, ascoltato dal Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’Amministrazione regionale, presieduto da Raffaele Nevi. Ad aprire i lavori è stato proprio Nevi che ha spiegato come il Comitato sia impegnato in una serie di incontri per verificare la situazione in cui versano le società partecipate della Regione. “Particolare attenzione – ha puntualizzato – abbiamo voluto riservare ad  Umbria Mobilità, perché continua a rappresentare una situazione preoccupante. Oggi – ha aggiunto Nevi – abbiamo comunque un quadro abbastanza chiaro della situazione aziendale anche alla luce della sentenza della Corte di Cassazione che riconosce il credito nei confronti di Roma Tpl”.

All’assessore è stato chiesto come la Giunta intende operare per l’attuazione della legge regionale che prevede l’Agenzia unica per la mobilità: il futuro della ex Ferrovia Centrale Umbra ed infine chiarimenti sulla recupero del credito che vanta la Regione dopo il prestito concesso di 17 milioni di euro all’azienda. Per quanto attiene alla istituzione dell’Agenzia, Chianella ha spiegato che “poiché due membri del Consiglio di amministrazione di Umbria Tpl e Mobilità si sono dimessi è stata posticipata al prossimo mese di settembre l’assemblea che doveva tenersi entro la fine di questo mese.  In quella sede – ha assicurato -, con il reintegro del Cda, si potrà operare in piena efficienza”.

Entrando poi nel merito della ex FCU, l’assessore ha detto che “è stato definito con Rfi (Rete ferroviaria italiana) un protocollo d’intesa che prevede il passaggio dell’infrastruttura in concessione e gestione per cinque anni, fino al 2022. Il trasferimento dovrebbe essere attuato dal prossimo gennaio 2017. Si tratta di un passaggio importante che si è materializzato in questi mesi attraverso un rapporto diretto con RFI in un quadro generale che vede le aziende di trasporti  della Regione Umbria tutte riconducibili alle Ferrovie dello Stato. Abbiamo reputato giusto che la gestione di questa infrastruttura – ha spiegato -, che era rimasta in carico ad Umbria Mobilità, tornasse in carico ad Rfi e poi allo Stato. Il protocollo prevede l’impegno da parte del Ministero delle Infrastrutture, nella prima fase di concessione, di attingere nei Fondi sviluppo e coesione risorse per intervenire nella infrastruttura per realizzare opere di manutenzione ordinaria e straordinaria utili, ad iniziare dalla tratta, attualmente chiusa, Umbertide-Città di Castello. Nella seconda fase, dopo il 2022, è previsto il trasferimento della infrastruttura allo Stato, quindi alla rete nazionale, affinché attraverso interventi straordinari, possa essere resa interoperabile, cioè utilizzabile anche da Trenitalia per i propri collegamenti. Oggi, come lo stesso Ministro ha più volte sottolineato – ha aggiunto Chianella -, particolare attenzione viene riservata alle reti minori, attraverso finanziamenti adeguati. Per questo sta prendendo sempre più corpo la linea di non trasferire più grandi risorse all’alta velocità, che ormai rappresenta una realtà, ma alle reti cosiddette meno importanti. Quindi – ha assicurato – sulla Fcu verranno investite significative risorse per interventi necessari alla sua riqualificazione e per garantire lo stesso grado richiesto per le reti gestite da Trenitalia. Ricordo che la Regione ha redatto insieme all’Università un progetto per la valorizzazione di alcune stazioni anche a fini turistici, progetto oggi a disposizione di Rfi. L’obiettivo è quello di poter disporre di una infrastruttura legata soprattutto alla valorizzazione turistica di alcune città dell’Umbria”.

Per quanto attiene, infine, al prestito concesso dalla Regione all’azienda, di 17milioni di euro, Chianella ha ricordato che “ad oggi l’azienda ha restituito 5milioni. Stiamo verificando alcune partite in dare ed avere tra Regione ed azienda con la certezza di arrivare a definizione della situazione entro i termini nei quali l’azienda doveva restituire alla Regione il prestito di cui ha beneficiato”.  Al termine dell’audizione l’assessore Chianella ha risposto ad alcune domande di Maria Grazia Carbonari (M5S) la quale ha chiesto comunque documentazione scritta su alcune questioni gestionali e strutturali.

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