Ex Novelli, si rompe la trattativa. I sindacati: “Proposte irricevibili”

SPOLETO – Si è svolto al Mise l’incontro tra il coordinamento sindacale, le istituzioni e la proprietà di Alimentitaliani rinviato nell’ultima riunione per cercare di addivenire a una soluzione comune della vertenza. Il Mise ha proposto un’ultima bozza di accordo che le oo.ss. hanno giudicato irricevibile in quanto contenente sia esuberi, in numero peraltro superiore agli ultimi dichiarati, che sacrifici economici (azzeramento scatti anzianità).
I sindacati e il coordinamento hanno quindi elaborato alcune controproposte al fine di spingere la proprietà a valutare ogni possibilità offerta dagli ammortizzatori sociali per i vari siti (anche Cisterna di Latina) e a rimandare la dichiarazione di esubero al termine dei periodi di trattamento nei vari siti. Oltre a questo le organizzazioni sindacali hanno chiesto ad Alimentitaliani di inserire nella bozza di accordo i dettagli sul piano per Muggiò qualora si realizzasse l’acquisto dell’immobile. La proprietà preso atto delle richieste sindacali non le ha condivise rendendo impossibile proseguire il confronto. Il Ministero ha dichiarato che nel momento in cui le parti vorranno riprendere il confronto sarà a disposizione. “Sulla base delle eventuali determinazioni aziendali decideremo nelle prossime ore le azioni opportune da mettere in campo. Nel frattempo è confermato lo stato di agitazione per tutto il gruppo”, spiegano i sindacati.
A far saltare il banco una novità emersa all’ultimo momento, i 68 licenziamenti ipotizzati erano diventati 79. Distanze insanabili e guerra totale, così la proprietà risponde alla minaccia di nuove mobilitazioni: “La società Alimentitaliani srl si è resa disponibile alla firma del suddetto accordo, e ha comunicato che attenderà 24 ore per avere risposta dalle Organizzazioni Sindacali. In mancanza, Alimentitaliani srl si riserverà di agire di conseguenza“.

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