Foligno, 25 aprile, in tanti in piazza. Mismetti: “Lotta a disuguaglianze importante per democrazia”

FOLIGNO – In tanti a Foligno per celebrare la festa della Liberazione in piazza della Repubblica. Dopo la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti, l’intervento del sindaco Nando Mismetti, che ha posto l’accento sulla necessità di combattere le disuguaglianze per salvaguardare la democrazia. Sul palco anche l’assessore regionale Luca Barberini, assessori e consiglieri comunali, il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Borscia e il presidente dell’Anpi folignate, Stefano Mingarelli.

“Ricordare il 25 aprile – ha detto Mismetti – non è un momento rituale ma questa giornata ha segnato la rinascita del nostro Paese: mantenere viva la memoria del passato è importante per costruire un Paese fondato su valori di pace, tolleranza e solidarietà. Oggi è il mondo è dominato da egoismo e individualismo, segnato dall’indifferenza con largo e diffuso disagio economico e sociale – ha affermato Mismetti – c’è una richiesta, quotidiana, di aiuto da parte di tante persone che cercano di fuggire dalla guerra, dalla povertà assoluta per sperare in un presente e futuro migliore. Di fronte a questa realtà non possiamo girarci dall’altra parte. Foligno, nel suo piccolo, ha dato sostegno e accoglienza a tanti profughi. Tutti ricordano quanto l’indifferenza, l’odio e il nazionalismo abbiano contribuito a rendere l’Europa, più di 70 anni fa, un continente pieno di vittime e distruzione. Ecco, quanto avvenuto ci deve servire da monito per non ricadere ancora negli stessi errori. I nostri genitori e i nostri nonni hanno conosciuto e combattuto la guerra, la dittatura e la violenza per costruire un Paese libero e giusto: è necessario combattere le nuove forme di violenza che oggi segnano l’Europa e il mondo. Non possiamo permettere che i valori della pace, della solidarietà, della democrazia, su cui si fondano il nostro Paese e l’Europa unita, vengano messi in discussione. Negli ultimi tempi, anche, purtroppo, in questi giorni, sono stati compiuti tanti atti di terrorismo, con molti morti (Parigi – Bruxelles, Nizza, Londra, Berlino, Stoccolma) ma non bisogna cedere alla paura. Difendiamo uniti i nostri valori, le nostre relazioni di vita, non ci chiudiamo e non ci faremo limitare nei nostri spazi. No ai muri e sì al dialogo”.

“Celebrare il 25 aprile – ha detto ancora Mismetti – significa riaffermare principi che il nostro Paese ha conquistato: la libertà, la dignità e l’unità perdute dopo anni di dittatura e di guerra. Libertà e Democrazia sono i valori che meglio esprimono il senso di questo giorno di festa, che ha aperto le porte alle elezioni libere e a suffragio universale, alla Repubblica, alla Costituzione democratica. Il nostro impegno quotidiano deve essere quello di salvaguardare le nostre istituzioni democratiche ricostruendo un rapporto di fiducia con i nostri cittadini e comportamenti etici e morali dei rappresentanti eletti che, sempre, devono avere a cuore il rispetto per chi li ha delegati ad assumere ruoli e responsabilità. Libertà di pensiero e rispetto del mandato popolare sono fondamentali. Questi sono anni di cambiamenti economici e sociali segnati da una profonda crisi che ancora attanaglia le nostre città. E’ prioritario assumere l’uguaglianza come valore fondante della nostra comunità. La lotta alla povertà e alla riduzione delle disuguaglianze è fattore economico e sociale, è dignità per le persone, è un valore fondamentale per la tenuta della nostra democrazia per recuperare fiducia e partecipazione. Il pensiero in questo 25 aprile va a quanti si unirono nella Resistenza per riconquistare la libertà, l’unità e l’indipendenza del nostro Paese. Tanti uomini e donne, di diverse idee politiche e culturali, che hanno combattuto, dando anche la vita per assicurare libertà e democrazia alle generazioni future”.

Alla cerimonia, presente il picchetto del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito e la Filarmonica di Belfiore, sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Borscia e il presidente dell’Anpi folignate, Mingarelli. Borscia ha sottolineato, tra l’altro, che “ricordare significa non soltanto mantenere viva la memoria del passato per costruire una società fondata su valori forti. Ricordare aiuta a prendere coscienza dei pericoli che corre la nostra comunità nella sua vita quotidiana e che è prioritario organizzarsi intorno ai valori e agli ideali più alti per trovare insieme gli strumenti più efficaci per contrastare queste minacce”. Mingarelli ha posto l’accento, tra l’altro, sul pericolo costituito dall’affermarsi in Europa  di formazioni “fasciste e razziste”.

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