Foligno, 73 anni fa il primo bombardamento della città, Mismetti: “Ricordare per costruire futuro migliore”

FOLIGNO – “Ricordare il passato è importante per l’identità di una città: oggi ricordiamo il 73° anniversario del primo bombardamento aereo di Foligno, da parte delle Forze Alleate, per la liberazione dall’occupazione nazifascista. E’ un evento che ha profondamente segnato la storia della nostra comunità: mantenerlo vivo nella memoria è utile per continuare a promuovere gli ideali di pace, di giustizia e di libertà su cui si fondano la nostra città e il nostro Paese”.
Lo ha detto il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, nel corso della cerimonia per ricordare il primo bombardamento su Foligno avvenuto il 22 novembre del 1943 che provocò 97 morti e la distruzione di numerosi edifici pubblici e privati. Mismetti ha messo in rilievo che tra la fine del 1943 e il marzo del 1944 ripetute incursioni aeree distrussero quasi completamente la stazione ferroviaria e l’ex stabilimento meccanico Ausa e danneggiarono gravemente gran parte del centro storico, colpendo in particolare Palazzo Trinci, il Vescovado, la Cattedrale, la chiesa del Suffragio e l’attuale Piazza Don Minzoni. In 36 bombardamenti morirono 127 vittime con la distruzione del 50 per cento del patrimonio pubblico e privato.
“Seppure gravemente ferita dai bombardamenti, la nostra città non si è risparmiata nella lotta per la liberazione dal nazifascismo – ha osservato Mismetti – sia in termini di partecipazione popolare sia per quanto riguarda i caduti. Abbiamo il dovere di ricordare queste pagine importanti della nostra storia e di trasmetterle alle nuove generazioni, perché soltanto mantenendo viva la memoria del passato possiamo realizzare un futuro migliore. Il 73° anniversario del primo bombardamento di Foligno costituisce un’occasione importante per riflettere sul futuro della nostra città e del nostro Paese, a fronte del difficile momento che stiamo vivendo”.
Mismetti ha anche posto l’accento sulla crisi sismica che “ha riguardato anche il nostro territorio, ha provocato preoccupazione nella nostra popolazione. E ha colpito anche molte scuole che abbiamo sottoposto a continue verifiche. E’ necessario, però, porre all’attenzione delle autorità governative il problema dell’edilizia scolastica nella nostra città. Occorre fare interventi in tal senso e servono risorse per fare investimenti importanti per un polo scolastico adeguato e d’avanguardia. Perché i giovani sono il presente e il futuro della nostra città. La formazione, l’istruzione e la ricerca sono i cardini necessari per guardare avanti e più i giovani partecipano alla vita sociale, culturale ed economica della nostra comunità e più la nostra città diventa ricca di idee e speranze”.
Alla cerimonia, presente il comandante del centro nazionale di selezione e reclutamento dell’esercito, generale Luca Covelli, sono intervenute alcune delegazioni di studenti delle scuole superiori (liceo scientifico ‘Marconi’, tecnico commerciale ‘Scarpellini’, istituto tecnico ‘Orfini’) che hanno ricevuto in dono un testo della Costituzione italiana, una bandiera italiana e la carta dei diritti d’Europa.

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