Foligno, crisi politica, scontro aperto tra Stancati e Mismetti: “Non si libererà di me”

FOLIGNO – Prosegue e si inasprisce, a Foligno, lo scontro fra l’ex assessore Silvia Stancati (Pd) e il sindaco Nando Mismetti, dopo che la prima è stata fatta fuori dalla Giunta per far posto a Cristina Grassilli del Movimento per Foligno, in nome di un rimpasto ritenuto necessario per salvare la legislatura. Scelta non digerita dall’avvocato Stancati, che ha chiesto al primo cittadino spiegazioni pubbliche, con tanto di confronto aperto a tutti, su una scelta ritenuta più legata a motivazioni personali che politiche. Dopo la replica di Mismetti, attraverso un comunicato stampa, arriva una nuova dura presa di posizione della Stancati.

“La replica del Dott. Mismetti? – scrive Stancati anche attraverso i social – Sinceramente mi fa ridere e l’unica nota positiva che rilevo è il fatto che almeno non si è perso tempo rispetto alla settimana che avevo messo in conto. Ad ogni modo tale comunicato non risponde a nessuno dei quesiti legittimamente posti al Dott. Mismetti che continua a trincerarsi dietro fantomatiche ‘questioni esclusivamente politiche’ senza dare minimamente conto dei criteri che l’hanno indotto a revocarmi le deleghe.
Il vero dubbio – continua l’ex assessore – riguarda soprattutto i criteri di scelta operati dal Dott. Mismetti. Perché un esponente del partito democratico? Ed ancora: poiché gli assessori Dem. erano 6 come è giunto al mio nominativo? Questione di consenso? Non credo, c’è tra gli assessori chi ha ottenuto molti meno voti dei miei 408. Questione di competenze e preparazione? Sono convinta di no. Questione di venir meno del rapporto fiduciario? Lo escludo categoricamente. Nel tempo mi ha addirittura accresciuto le deleghe. Quesiti e dubbi che moltissime persone, oltre alla sottoscritta, in questi giorni si stanno ponendo e dinanzi ai quali non si può prendere la solita via della fuga, utilizzando argomentazioni banali tipiche di una politica demodè che non piace oramai più a nessuno ed in cui, anche i democratici di Foligno, non hanno potuto esprimere la loro voce ed opinione essendo venuto a mancare un qualsivoglia dibattito sul punto”.
E ancora: “Forse il Dott. Mismetti pensa di essere il primo cittadino solamente di qualche politico della “sudata” maggioranza di governo e non di 60.000 folignati che chiedono di sapere come amministra ed ai quali è obbligato a dare conto, di questa e di altre scelte. Prendo inoltre atto che il Dott. Mismetti ha confermato l’invio dell’sms senza, naturalmente, svelarne il reale contenuto né, tantomeno, la risposta della sottoscritta. Tuttavia, per questo, ci sarà tempo. Mi domando cosa i cittadini di Foligno dovrebbero trarre dalle parole del Dott. Mismetti. Che è corretto liquidare con un sms un assessore che per 2 anni e mezzo ha prestato servizio nell’Amministrazione senza averci mai parlato prima, avuto notizia da un “comune conoscente” (sic!!!) che tale assessore era a Roma per motivi professionali?? Ogni commento a queste dichiarazioni pare davvero superfluo! Spero almeno che un primo cittadino, così tecnologico e moderno, abbia avuto la curiosità di leggere sui social network cosa realmente pensano le persone del suo modo di fare e come si siano espresse sulla sua persona in merito a questa vicenda”.
Poi l’affondo: “Credo ci sia da fare una profonda riflessione: molti folignati hanno alacremente dissentito, esprimendo colorito disappunto, sull’azione del Dott. Mismetti, evocando addirittura infauste epoche passate ed auspicando un immediato e dovuto chiarimento. Tuttavia il Dott. Mismetti si è volutamente sottratto all’incontro pubblico che gli avevo cortesemente sollecitato, ritenendo di non dover dare spiegazioni, dimostrando che le sue decisioni non meritano il contraddittorio della città, evidenziando di non aver nulla, ma proprio nulla, da dire.
E’ vero, il compito del Dott. Mismetti ‘è quello di amministrare la città affrontando le tante problematiche da risolvere’, ma lo faccia nel rispetto assoluto e preminente di chi lo ha legittimato al ruolo di Sindaco e nella condivisione delle decisioni che devono essere frutto di un’azione politica saggia, corretta ed efficace senza mai più rappresentare scelta di comodo per provare a farcela. Per il resto, come si direbbe in consiglio comunale all’esito di una interrogazione la cui risposta è poco convincente, non sono per niente soddisfatta.
Purtroppo, grazie al Dott. Mismetti, ora non sono più neanche un consigliere comunale, essendomi dovuta dimettere da quel ruolo per nominarmi suo assessore fiduciario. Tuttavia il Dott. Mismetti non si libererà facilmente di me, visto che anche io, come lui, ho a cuore la corretta ed onesta amministrazione della città e soprattutto il bene dei suoi cittadini, per i quali continuerò a prestare servizio con iniziative ed atti concreti”.

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