Foligno diventa capitale europea contro lo spreco alimentare

FOLIGNO – Foligno è la città scelta da Felcos (Fondo di Enti locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo Umano Sostenibile) per presentare un progetto europeo contro lo spreco alimentare. L’iniziativa è promossa Felcos Umbria in collaborazione con il Comune di Foligno e altri partner nazionali ed internazionali. Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea, durerà due anni e coinvolgerà sette paesi europei – Italia, Belgio, Spagna, Portogallo, Cipro, Regno Unito e Francia – attraverso un ampio partenariato composto da dieci differenti soggetti pubblici, associativi ed espressione della società civile, come reti e associazioni di autorità locali, Università e Ong, ognuno con comprovata esperienza in azioni di educazione allo sviluppo nelle scuole e di sensibilizzazione della cittadinanza.
“Con grande orgoglio partecipiamo a questo progetto di sensibilizzazione”, ha detto Silvia Stancati, assessore comunale alla cooperazione oltre che vicepresidente di Felcos Umbria, sottolineando il coinvolgimento, a Foligno, nell’ambito di incontri educativi per le scuole, di 4 classi delle scuole primarie e 4 delle scuole secondarie. Nel quadro di Expo 2015, ad ottobre, verrà organizzato un forum sullo spreco alimentare con la partecipazione circa 150 studenti provenienti dai 7 paesi coinvolti dall’azione (di cui circa 20 dall’Umbria).
.L’obiettivo generale del progetto è quello di aumentare la comprensione critica, la responsabilità e il protagonismo dei giovani cittadini europei in relazione allo sviluppo sostenibile a livello locale e globale.
Il direttore di Felcos Umbria, Massimo Porzi, ha ricordato che, secondo le stime della Commissione Europea, infatti, ogni anno in Europa vengono scartate circa 89 milioni di tonnellate di cibo, corrispondenti a circa il 30% della produzione alimentare; il cibo viene sprecato in tutte le fasi della catena alimentare, dalla produzione, alla trasformazione, alla distribuzione, fino al consumo. Molti studi dimostrano, inoltre, che nell’Unione Europea la maggior parte degli sprechi alimentari è prodotta a livello familiare (circa il 43% del totale dei rifiuti alimentari), mentre nei paesi in via di sviluppo la maggior parte degli sprechi si concentra nelle fasi iniziali della catena. Porzi ha sottolineato l’importanza di questo progetto che ha ottenuto un finanziamento di 1,3 milioni di euro.
Per il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, “questo progetto fa parte di quel processo di cambiamento – economico e sociale – che sta avvenendo nei vari paesi europei. E’ importante che questo percorso parta dai singoli territori”. Fino a domani, a Foligno, si terranno le riunioni del comitato direttivo internazionale del progetto.

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