Foligno, è in via Gramsci il miglior cocktail bar dell’Umbria: ecco la storia di “mister Imbibe”

FOLIGNO – Via Gramsci n. 28 – 30, Foligno. E’ questo l’indirizzo di uno dei 100 migliori cocktail bar d’Italia. A dirlo è la guida specializzata Blue Blazer 2017 che lo ha scelto, dopo una “visita” a sorpresa, come l’unico luogo in Umbria degno di questo riconoscimento. “Piccolo e accogliente – dice l’inizio del giudizio riscosso da Imbibe – proprio come sa essere la provincia italiana, così è l’Imbibe, delizioso cocktail bar di Foligno. La folla che spesso riempie le sale, dalle alte e imponenti pareti, è il segno del successo di questo esperimento che unisce, oltre alle caratteristiche peculiari di bar di paese, l’attenzione e la qualità della miscelazione più attenta e avanzata”.

E dietro al successo c’è lui, Leonardo Ferretti, il “signor Imbibe” e uno dei barman più in voga della movida folignate. Trentatré anni, un passato da bagnino poi il passaggio al bancone e da lì il salto è stato breve. Eccolo quindi barman, dopo il corso di “american bar”. Da lì il passaggio nei catering. Poi la scommessa dell’Imbibe nel 2014. Un nome scelto “casualmente”, che in inglese significa “assorbire”, “assimilare” in latino. Ma Imbibe è anche un libro e una rivista per addetti ai lavori e appassionati. Da questo il nome di “un locale nato per bere bene – racconta – per insegnare ai nostri clienti cosa bere e a non adeguarsi alle scelte del bar. Un locale nato come punto di studio, prima di tutto per noi dietro al bancone, ma anche per i nostri ospiti”. La scelta è chiara: nessuna materia prima commerciale, ma distillati e materie di livello, anche internazionali. Le 400 bottiglie che riempiono il locale, di fatto, raccontano questo: voglia di sperimentare e di creare qualcosa di nuovo e di pregiato. E la scommessa di Imbibe è stata superata, lo dice la folla che ogni sera si ritrova da Leonardo, come sottolinea proprio Blue Blazer. “Sono soddisfatto della risposta di pubblico che abbiamo e stiamo avendo”, racconta Ferretti. Una risposta arrivata anche grazie al suo staff, ai ragazzi che lavorano con lui. Un team coeso, formato e competente, una grande famiglia pronta ad accogliere tutti i clienti.

Leonardo comunque ora ha realizzato il suo sogno, con una passione trasformata in un lavoro. “E’ bello mettere le mani in qualcosa che creo – spiega – mi sento una sorta di artigiano. Mi piace quello che faccio ma non mi vedo molto nel ruolo di titolare”. Il titolare di quella che lui stesso definisce una “follia fallimentare”. “All’inizio sembrava impossibile andare contro il bere dei giovani della piccola provincia, che bevono solo quello che conoscono. Qui invece si va oltre e per riuscire a farlo, indirizzando i clienti, entro con loro nel personale. Devi iniziare a conoscerli, capendoli. Intuisci i gusti dall’orologio che portano o da altri piccoli indizi che ti aiutano. L’intuito forgiato dall’esperienza poi non guasta”. Di esperienza, nonostante la giovane età, ce n’è però tanta e arrivano anche i riconoscimenti, come questo della Blue Blazer: “E’ stata una bella soddisfazione, che ripaga i sacrifici di una vita abbastanza tosta, da ritmi intensi”. E per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro? “io ho iniziato questo lavoro quando non era apprezzato. Ho continuato con costanza perché l’importante è sentirsi appagato del proprio lavoro”.

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