Foligno, gestione musei, nuovi malumori in maggioranza. Sette consiglieri attaccano: “Ignorate nostre proposte”

FOLIGNO – Nuovi malumori a Foligno nella maggioranza di centrosinistra che sostiene il sindaco, Nando Mismetti. Stavolta la questione è “culturale”, nel senso che riguarda le politiche per la gestione dei musei e dei servizi culturali della città. A prendere posizione e a polemizzare con primo cittadino e Giunta, sono sette consiglieri
Chiara Allegretti, Alessandro Borscia, Roberto Di Arcangelo, Moreno Finamonti, Paolo Gubbini e Seriana Mariani del Pd e Lorenzo Schiarea di MpF, che in una nota fanno capire che le loro proposte sono state ignorate.
“La commissione competente – dicono – è stata informata solo a giugno della proposta di delibera approvata in merito dalla giunta comunale, ed i componenti della maggioranza – ovvero il maggior numero dei consiglieri PD unitamente a Movimento per Foligno – hanno ritenuto di dover prendere parte al dibattito e alle scelte inerenti un tema particolarmente importante per la città, per dare un contributo significativo”.

“La svolta impressa dall’esecutivo nella gestione dei centri culturali e dei servizi turistici della città – proseguono – proponeva, a nostro avviso, delle scelte di gestione non congrue e un piano finanziario non adeguato considerata l’aggiunta di alcuni servizi. Dato anche il momento strategico in cui si riscontrava la necessità del rinnovo della gestione, abbiamo pensato di poter formulare proposte di carattere innovativo che andassero con più decisione nella direzione di ottimizzare l’offerta turistico-culturale della città. A seguito di numerosi incontri anche con gli operatori interessati e con i dirigenti, funzionari e responsabili degli assessorati alla cultura ed al turismo sono state prodotte alcune osservazioni riassunte in un documento che abbiamo poi sottoposto all’esecutivo. I punti nodali del documento erano, in estrema sintesi, due: garantire una maggiore sostenibilità finanziaria dell’intero progetto e verificare la possibilità di gestione unitaria del pacchetto culturale e turistico.
Ciò – continuano i sette consiglieri – anche in considerazione della candidatura della nostra città a Capitale Italiana della Cultura. Nonostante ciò, i nostri suggerimenti non sono stati presi in considerazione e non siamo stati messi nelle condizioni di approvare le nuove proposte, a nostro parere non convincenti e non sostenibili, nella piena consapevolezza che la Giunta avrebbe dovuto procedere con il rinnovo dell’attuale bando, soprattutto per garantire le clausole di salvaguardia a tutela dei lavoratori. Ad oggi non possiamo, purtroppo, che prendere atto della mancanza delle condizioni, dato il ritardo con cui si è iniziato il confronto, per giungere ad un obiettivo condiviso e coraggioso”.

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