Foligno, metanodotto, ‘no’ di Angeli e Gubbini al tracciato che passa per Colfiorito
FOLIGNO – “Rivedere il tracciato del metanodotto Brindisi-Minerbio evitando la deviazione verso l’Appennino centrale perché avrebbe un forte impatto ambientale nel territorio a forte rischio sismico”. E’ la posizione espressa dall’assessore all’ambiente, Graziano Angeli, e dal consigliere delegato al Parco di Colfiorito, Paolo Gubbini, a proposito della realizzazione dell’opera sulla tratta Foligno-Sestino.
Angeli ha ricordato il parere negativo del Consiglio comunale all’opera, proposta dalla Snam, sin dal 2004. “Invece di correre lungo la dorsale adriatica – ha detto Angeli – si è deciso di deviare il tracciato lungo la dorsale appenninica. Il nostro ‘no’ non è ideologico perché l’intervento guarda al futuro ma il tracciato individuato tocca 14 zone sismiche di livello 1 e altrettante di livello 2. Il nostro territorio verrebbe toccato – , nell’ambito dei 5 stralci in cui è divisa l’opera – per 7,6 chilometri nel tratto Sulmona-Foligno e per 5 chilometri nel tratto Foligno-Sestino. Va sottolineato che a Colfiorito verrebbe realizzato una centrale di compressione con una superficie pari a quella di un campo di calcio”. Angeli ha sottolineto che “il Comune, attraverso decisioni univoche espresse dalla giunta, dalla seconda commissione consiliare e dal Consiglio comunale, ha manifestato la contrarietà a questo tipo di tracciato. Ora la nostra azione, con quella degli enti interessati (come i Comuni di Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Città di Castello, Gubbio) può essere importante nell’ambito della conferenza Stato-Regioni”. Il consigliere Gubbini ha messo in rilievo che il tracciato “attraversa 3 parchi nazionali e 10 parchi regionali. La zona di Colfiorito – con la palude che ha un rilievo internazionale – è zona archeologica di particolare importanza. Inoltre questo territorio è all’avanguardia per le sue caratteristiche di ecosostenibilità che sarebbero messe a rischio da questo tipo di opera”.
