Foligno, occupazione, 121 persone “svantaggiate” seguite dal Comune nel 2015

FOLIGNO – Nel 2015, a Foligno, sono state 121 le persone socialmente svantaggiate che hanno beneficiato di un progetto del S.A.L. (Servizio accompagnamento al lavoro), delle quali 59 con un percorso finalizzato alla formazione professionale e all’inserimento lavorativo mentre, altre 62, con progetti di tipo terapeutico, finalizzati al recupero di competenze di base e all’integrazione di percorsi terapeutico-riabilitativi in atto. Di questi 121 utenti, 10 hanno ottenuto un’assunzione al termine del percorso di accompagnamento, nella stessa azienda in cui hanno svolto il tirocinio o in un’altra realtà del territorio: 6 tramite progetti finalizzati alla formazione professionale e all’inserimento lavorativo, 3 con progetti terapeutici e 1 con l’attivazione di altre progettualità (tirocinio tramite Programma “Garanzia Giovani”).
E’ il bilancio dell’attività svolta dal “Servizio accompagnamento al lavoro”, un servizio pubblico di secondo livello attivato dal Comune di Foligno per la Zona Sociale n. 8, che comprende i Comuni di Foligno, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Trevi e Valtopina ed è attivo con continuità dal 2001. Si rivolge alle persone dello svantaggio sociale, residenti nel territorio della Zona Sociale 8 e della AUSL Umbria 2, in carico ai Servizi Sociali territoriali o a quelli specialistici, che hanno difficoltà ad accedere o a reinserirsi, in maniera autonoma, nel mercato del lavoro o a mantenere una condizione occupazionale stabile.
“La percentuale delle persone occupate al termine del progetto, rispetto al totale dell’utenza presa in carico – commenta l’assessore alle politiche sociali, Maura Franquillo (nella foto) – è motivo di soddisfazione, soprattutto se si considerano le difficoltà occupazionali e la condizione iniziale di ‘svantaggio’ sociale delle persone seguite”.
Grazie al lavoro costante di un’équipe di professionalità integrate del pubblico e del privato sociale (Assistenti Sociali del Comune di Foligno e della AUSL Umbria 2 – Dipartimenti Dipendenze e Salute Mentale, operatori della mediazione della “Comunità La Tenda” Cooperativa Sociale) le persone inviate possono usufruire di percorsi di formazione professionale e di inserimento socio-lavorativo in aziende e associazioni del territorio, effettuati attraverso attività di orientamento, bilancio di competenze professionali precedentemente acquisite, accompagnamento alla ricerca autonoma di occupazione, attivazione di progetti di tirocinio formativo extracurriculare.Franquillo Maura
Gli obiettivi prioritari degli operatori del S.A.L., al di là di quello relativo al raggiungimento di un’occupazione più o meno stabile per gli utenti presi in carico, sono l’integrazione sociale e lo sviluppo dell’autonomia della persona, perché il lavoro contribuisce in modo prioritario alla costruzione di un’identità sociale positiva e all’aumento dell’autostima, oltre a costituire lo strumento privilegiato per permettere ad ogni individuo di contribuire attivamente allo sviluppo del contesto sociale in cui vive.
Inoltre, le esperienze di inserimento lavorativo permettono, a coloro che non hanno avuto adeguati percorsi formativo-lavorativi pregressi, di colmare anche le lacune sul piano delle competenze tecnico-operative. In un periodo e in un contesto in cui le opportunità di inserimento lavorativo sono fortemente ridotte per tutti chi, per diversa ragione, appartiene alle fasce svantaggiate della popolazione, rischia di rimanere bloccato in una situazione di emarginazione e di povertà economica e relazionale, che comporta, spesso, la permanenza forzata in circuiti di assistenzialismo e di “devianza”. Proprio per questo, i progetti del S.A.L., caratterizzati da un rapporto vantaggioso tra costi sociali sostenuti e benefici sociali percepiti, hanno un importanza rilevante nel panorama del welfare locale e regionale, perché contribuiscono fattivamente a contrastare fenomeni sempre più incalzanti di marginalità, povertà, isolamento e svantaggio sociale, grazie anche ad un forte grado di integrazione tra professionisti dei servizi sociali dei Comuni, della AUSL Umbria 2 e del privato sociale.
Nel 2015, sono stati anche effettuati 39 tirocini formativi extracurriculari in 34 aziende, situate in quasi tutti i territori dei Comuni della Zona Sociale di riferimento e in alcuni Comuni limitrofi. Le aziende disponibili partecipano ai progetti di inclusione socio-lavorativa mettendo a disposizione spazi fisici, strumenti e risorse umane per la crescita personale e professionale della persona accolta. I costi dei progetti sono sostenuti dall’Ente promotore gestore del Servizio, che si fa carico delle polizze assicurative INAIL e R.C.T. e dell’erogazione dell’indennità di partecipazione mensile ai tirocinanti.
Alle aziende che si rendono disponibili non viene richiesto alcun onere economico, mentre devono provvedere alla comunicazione unica di avvio dei progetti di tirocinio e all’individuazione di una persona all’intero dell’organico con funzioni di tutor del tirocinante. Le aziende sono il partner privilegiato del S.A.L. ed hanno un ruolo da protagonista nei processi di sviluppo locale, non soltanto perché si trovano fisicamente in un determinato territorio, ma perché si prendono cura dei luoghi, della cultura e delle persone che vi abitano.
Al di là dell’ormai inflazionata idea della “responsabilità sociale d’impresa”, comunque condivisibile, l’esperienza di questi anni di attività, ha dimostrato che le imprese che partecipano ai progetti di inclusione socio-lavorativa del S.A.L. ne ottengono dei benefici immediati, in termini di produttività, di connessione al territorio ma, soprattutto, in termini di costruzione e sviluppo di “beni” relazionali all’interno delle singole aziende e delle stesse con la realtà sociale e imprenditoriale che le circonda.

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