Foligno, preside nega la benedizione pasquale a scuola, scoppia la polemica: genitori pronti alla petizione, il caso diventa politico. La dirigente: “Ho applicato la legge”

FOLIGNO – È polemica a Foligno sulla decisione della preside dell’istituto comprensivo “G. Galilei”, Simona Lazzari, di negare la tradizionale benedizione pasquale nella scuola elementare di Sterpete. A darne notizia sono stati direttamente i sacerdoti coinvolti nella vicenda – padre Leonardo de Mola, parroco della chiesa di San Michele Arcangelo a Sterpete e fratel Gabriele Faraglini della parrocchia di Sant’Egidio a Borroni – durante l’omelia della messa domenicale. I due parroci, dall’altare, hanno voluto informare i fedeli di quanto accaduto esprimendo “profondo rammarico”.

“Come tutti gli anni – ha detto padre De Mola, che appartiene alla comunità dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, a cui è stata affidata la parrocchia di Sterpete – abbiamo chiesto di poter benedire la scuola, ma ci è stato detto che non era possibile e così ce ne siamo andati. È la prima volta che accade una cosa del genere in quella scuola, mentre a Borroni non abbiamo avuto alcun problema. Abbiamo avuto sempre ottimi rapporti con la struttura scolastica e c’è sempre stata grande collaborazione. La maggior parte dei bambini di quella scuola frequentano la nostra parrocchia e l’oratorio, abbiamo voluto informare la comunità e i genitori per capire come mai”.

Subito dopo l’annuncio, è scoppiata la polemica: prima fuori dalla chiesa e poi attraverso i social network: sulla pagina “Segnalazioni Foligno”, nel giro di pochi minuti, si è scatenato un dibattito molto vivace con oltre 500 commenti, alcuni dei quali molto duri contro la decisione della preside, accusata andare contro la tradizione e le radici cristiane che l’Umbria, in particolare, esprime; diverse anche le reazioni positive alla scelta fatta dalla scuola.

Da quanto è stato possibile apprendere contattando l’istituto scolastico, dietro la decisione della preside – che, tra l’altro, secondo voci bene informate sarebbe molto vicina alle realtà parrocchiali e impegnata in simili contesti – ci sarebbe stata la volontà di rispettare la legge, in particolare l’articolo 311 del decreto legge 297/1994, che vieta gli atti di culto durante l’orario scolastico. La dirigente si sarebbe comunque resa disponibile a consultare il comitato scolastico, quindi i genitori dei bambini, per eventualmente organizzare la benedizione al di fuori dell’orario delle elezioni, magari dopo delibera del Consiglio di istituto.

È la prima volta che un fatto del genere accade a Foligno, ma sembra destinato a ripetersi: considerato che Simona Lazzari dirige diverse scuole e ha anche la reggenza di un altro circolo, oltre a quello dell’istituto comprensivo “Galilei”, potrebbe adottare la stessa linea anche per gli altri plessi scolastici di sua competenza, aprendo nuovi casi di “benedizione negata”.

Nessun commento ufficiale dalla Curia, anche se stamattina qualcuno mormorava rammaricato che “spesso per rispettare gli altri diventiamo insignificanti, rinnegando la nostra identità”.

Stamani, diversi genitori dei bambini della scuola di Sterpete si sono radunati per decidere come comportarsi proponendo di promuovere una petizione contro una decisione definita “discutibile”, tanto che alcuni avrebbero già iniziato a raccogliere le firme contro la scelta della dirigente scolastica.

Intanto il caso diventa politico, con Stefania Filipponi, capogruppo di Impegno Civile nel Consiglio comunale di Foligno, pronta a presentare un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulla vicenda alla vice sindaco con delega all’istruzione, Rita Barbetti. Anche il consigliere regionale Alfredo De Sio (FDI) ha commentato la decisione della dirigente della scuola primaria di Sterpete evidenziando che si tratta di una “dimostrazione palpabile di come sia ridotta a livello culturale la scuola italiana, di uno zelo idiota, che spinge verso la negazione dell’identità stessa del popolo e della nazione italiana, delle sue radici e della sua tradizione che, piaccia o meno, è quella cristiana”.

PARLA LA PRESIDE
Poco fa, la dirigente del plesso scolastico di Sterpete, Simona Lazzari, ha diffuso una nota nella quale spiega la vicenda: “In riferimento alla notizia relativa al divieto di effettuare la benedizione pasquale all’interno della scuola da me diretta, si precisa che la mia indicazione contraria è riferita allo svolgimento di tale attività all’interno dell’orario scolastico, cosi’ come prescrive il testo unico in materia di istruzione, il dlgs 297/1994 , all’art 311, che vieta atti di culto in orario scolastico nelle classi e sezioni in cui sono presenti alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica. La mia indicazione contraria dunque e’ stata in risposta all’unica proposta che mi e’ pervenuta sullo svolgimento del rito cosi’ come era tradizione fare nella scuola, cioè durante le lezioni. Tuttavia, sulla base delle esigenze delle famiglie e’ possibile effettuare tale rito al di fuori dell’orario scolastico nel rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno. Questa comunicazione e’ stata data ai genitori oggi stesso con circolare formale. Ho già provveduto ad organizzare tale momento, se le famiglie esprimeranno la richiesta, al termine delle lezioni, contattando io stessa i parroci per prendere accordi. Sottolineo come sia nello stile educativo dell’istituto accogliere le esigenze dell’utenza e rispettare il contesto del territorio e le sue tradizioni trovando soluzioni organizzative rispettose della legge ma flessibili. Inoltre la collaborazione con le parrocchie e’ da sempre un tratto distintivo di questa comunità scolastica e uno stile che come dirigente e come educatore promuovo quotidianamente. Inoltre siamo chiamati a far crescere una scuola laica, radicata nel territorio ma anche in grado di accogliere e integrare tutte le diversità, al di la’ di polemiche sterili e fuorvianti”.

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