Gesenu, oggi la conferenza con il prefetto. Regione e Comune: “Non si sospenda il servizio”

PERUGIA – Oggi conferenza dei servizi convocata dal prefetto di Perugia Antonella De Miro per la verifica della sussistenza dei presupposti per l’adozione di misure straordinarie nei confronti della Gesenu e delle società controllate, interessate da provvedimenti interdittivi antimafia. Alla riunione, presieduta dal prefetto di Perugia, erano presenti l’assessore regionale all’ambiente Fernanda Cecchini, il vice sindaco di Perugia Urbano Barelli, il sindaco di Marsciano Alfio Todini, i rappresentanti della direzione territoriale del lavoro dell’Umbria, delle aziende sanitarie e regionali dell’Umbria, della Provincia di Perugia e di numerosi Comuni della provincia, nonché quelli di Viterbo, Montefiascone e Fiumicino. La necessità emersa dall’incontro è quella di garantire la prosecuzione di funzioni e servizi indifferibili, la cui interruzione, essendo attività collegate all’igiene urbana ed alla raccolta e smaltimento dei rifiuti, andrebbe ad incidere gravemente su diritti fondamentali costituzionalmente garantiti.

Regione dell’Umbria e Comune di Perugia hanno chiesto che il servizio non sia sospeso e “nello stesso tempo concordano di incontrarsi nelle prossime ore per valutare insieme le iniziative più opportune tese a garantire l’operatività degli impianti”, ha detto l’assessore regionale all’ambiente, Fernanda Cecchini al termine della conferenza dei servizi. “La Regione Umbria – ha continuato l’assessore Cecchini – assicura la piena collaborazione per garantire la continuità della gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e conferma il sostegno all’azione del prefetto De Miro”.
“Di fronte ad un fatto gravissimo, estraneo al costume ed alla cultura umbra – ha rilevato Cecchini – fin dal primo momento abbiamo dato pieno sostegno alla doverosa azione del prefetto Antonella De Miro, che ringraziamo per il lavoro che sta svolgendo e che è straordinario tanto più per il fatto di essere inedito nella nostra regione. Perugia e l’Umbria non possono essere infatti accomunate a realtà che non hanno tra i principi fondamentali del proprio agire politico ed amministrativo la difesa della legalità”.
“Allo stesso tempo – ha riferito l’assessore – abbiamo rappresentato al Prefetto la centralità che riveste nel sistema regionale dei rifiuti la città di Perugia e tutti i comuni ricompresi nell’Ati 2 in cui operano Gesenu e le altre società collegate, che rappresentano più del 40% della produzione di rifiuti urbani regionale. Un rallentamento o un’interruzione del servizio comprometterebbe dunque seriamente il sistema regionale di gestione dei rifiuti e metterebbe a rischio l’attività lavorativa e l’occupazione di 865 lavoratori”.
“Abbiamo pertanto espresso la necessità che a fronte dei necessari provvedimenti interdittivi – ha detto l’assessore – sia assicurata nei modi consentiti dalla legge la continuità di servizi essenziali per la tutela igienico-sanitario, la tutela dell’ambiente, delle popolazioni e dei territori interessati. La Regione metterà a disposizione informazioni, uffici e quanto necessario a supporto dell’azione del Prefetto”.
“Il recente adeguamento del piano regionale – ha proseguito l’assessore Cecchini – ha posto le basi per il superamento dei ritardi nel raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e delle criticità rilevate nel sistema impiantistico regionale, in particolare di trattamento e recupero della frazione organica umida, anche destinando importanti risorse finanziarie per l’adeguamento degli impianti di compostaggio”.
“Sono obiettivi strategici – ha aggiunto – da portare avanti per la sostenibilità ambientale ed economica del sistema”.

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