Gubbio, il Tar sospende l’ordinanza del sindaco: ripresi i lavori dell’antenna di Padule

GUBBIO – Inizio d’anno peggiore non potevano aspettarselo i componenti del Comitato “No antenna” di Padule, che si sono visti sospendere dal Tar l’ordinanza del sindaco, che a sua volta aveva stoppato i lavori dell’antenna telefonica delal Wind nella popolosa frazione eugubina. Il tribunale amministrativo regionale ha quindi bloccato tutto, nell’attesa di una pronuncia definitiva il prossimo 13 gennaio.

“L’ordinanza – spiega il comitato – fin da subito è sembrata un contentino per calmare gli animi. Debole, assente di ogni motivazione in diritto e quindi facilmente impugnabile. In questa, non si è fatto riferimento alle numerose motivazioni che portano a galla i reali problemi della pratica, vizi importantissimi forniti, a seguito di un parere chiesta proprio dal Sindaco, da un prestigioso studio Legale Perugino che difende gli interessi di un privato in questa circostanza. Nell’ordinanza nessuna assunzione di responsabilità è stata presa. Più comodo, meno rischioso, un riparo per il Sindaco è stato invocare motivi futili e legalmente inconsistenti come l’ordine pubblico o i rischi per i pacemaker… Nonostante il nostro enorme sconcerto dopo averla letta il fine era stato raggiunto, i lavori erano fermi. Di ciò abbiamo comunque dato atto al sindaco. Eravamo speranzosi di poter arrivare indenni, grazie a questo blocco, alla data dell’ udienza del Tar fissata per i primi di Gennaio. Evidentemente sbagliavamo. Ora al 13 gennaio arriveremo con l’antenna già montata e chiaramente non è la stessa cosa”. Il comitato ricorda dunque le lotte già portate avanti: “Abbiamo lottato contro la nostra amministrazione, amministrazione che i cittadini dovrebbe invece tutelarli. Siamo stati sempre uniti e questo è stato l’unico vero segreto che ci ha portato a non mollare mai, neanche davanti al senso di impotenza provato quotidianamente o davanti alle accuse più o meno velate che ci sono state rivolte L’unione ha fatto la forza e non potevamo essere una squadra migliore”. Alla luce dei fatti il comitato dice di sentirsi “parzialmente sconfitto  ma riteniamo che la guerra sia stata persa dal Sindaco e da qualche dirigente che nonostante motivazioni serie non abbiano voluto dar risposta a ciò che quasi 1500 cittadini chiedevano”.

Intanto la battaglia continua e le firme raccolte dal comitato sono oltre 1.200.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.