Immagini e memorie diffuse per la città per celebrare la 60sima edizione del Festival dei Due Mondi

SPOLETO – Il Festival dei Due Mondi si appresta a celebrare la sua 60ima edizione con una mostra diffusa per tutta la città. Sono centoquaranta i negozi che hanno aderito a questa iniziativa promossa dal Comune, che permetterà di trasformare Spoleto in un museo a cielo aperto. La storia della kermesse verrà quindi ripercorsa attraverso foto, immagini e memorie che verranno esposte sulle vetrine cittadine per fare omaggio agli artisti che si sono resi protagonisti della manifestazione nel corso degli anni. Complessivamente sono quasi trecento le fotografie che i negozianti hanno acquistato al costo di dieci euro l’una, e che potranno essere messe in esposizione nel proprio negozio. Grande attenzione verrà riservata al maestro Gian Carlo Menotti e al direttore artistico Giorgio Ferrara che verranno riprodotti in immagini gigantesche inserite in grandi pannelli esposti in un edificio abbandonato all’ingresso Sud della città. Per rievocare le origini della storia del Festival verrà anche presentato domani alle ore 11 alla Rocca Albornoz-Museo Nazionale del Ducato il libro dal titolo “Spoleto 1958. Alle radici della storia. 11 primo Festival dei Due Mondi”. Il volume è stato realizzato grazie alla raccolta di informazioni e di documenti conservati nella Sezione dell’Archivio di Stato di Spoleto, oltre che di appunti e immagini conservate dal giornalista Antonio Busetti. Alla presentazione del nuovo libro interverranno Lorenzo Salveti e Gherardo Vitali Rosati, modera Italo Carmignani. Si prevede anche la partecipazione del direttore artistico del Festival Giorgio Ferrara e del presidente della Fondazione dei Due Mondi, il sindaco Fabrizio Cardarelli. Nel pomeriggio di domani verranno anche inaugurate tra mostre artistiche per celebrare questo importante anniversario dei sessant’anni della manifestazione: le sessanta lune dell’artista Giancarlo Neri distribuite sui tetti del centro; le opere di street art di Ob Queberry (l’artista spoletino Mattia Santarelli) in corso di ultimazione in piazza del Mercato che riproducono alcuni elementi di sei manifesti d’autore del Festival, e la mostra diffusa “1958-2017 – La città nel Festival un Festival nella città”, allestita nei percorsi della mobilità alternativa, alla Chiesa di S. Agata, Casa Menotti – Centro documentazione Festival dei Due Mondi, nella Sezione dell’Archivio di Stato di Spoleto, oltre che nelle oltre cento attività commerciali del centro storico.

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