Inchiesta Grandi Eventi: condannati a Perugia Anemone e Balducci

PERUGIA – Si conclude a Perugia con quattro condanne a nove mesi di reclusione,pena sospesa, il processo di primo grado a carico del costruttore Diego Anemone, dell’ex presidente del Consiglio dei lavori pubblici Angelo Balducci, dell’imprenditore Emmanuel Messina e dell’avvocato Edgardo Azzopardi in uno dei filoni dell’inchiesta sui Grandi Eventi. I quattro erano accusati di concorso in rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio. La sentenza è arrivata nel pomeriggio dopo più di due ore di camera di consiglio.
Alla lettura del dispositivo erano presenti in aula il costruttore romano Diego Anemone e l’avvocato Edgardo Azzopardi.
Tutti gli imputati rivendicano la correttezza del loro operato. In aula alcuni difensori hanno già annunciato appello contro la sentenza.
Secondo l’accusa formulata dai pm perugini, l’allora procuratore aggiunto di Roma Achille Toro (che nel frattempo ha lasciato la magistratura) rivelò notizie d’ufficio su un procedimento trattato dalla procura di Roma e da quella di Firenze. Che in quel momento erano legate da un coordinamento investigativo.
Proprio il coinvolgimento di Toro nell’indagine avviata dalla procura del capoluogo toscano ha portato il fascicolo a Perugia, competente a occuparsi di tutte le vicende che coinvolgono le toghe della capitale. L’ormai ex magistrato ha quindi patteggiato a Perugia otto mesi di reclusione.
Processati sempre per il concorso nel reato di rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio gli altri quattro coinvolti in questo troncone d’inchiesta e condannati oggi.

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