Iniziati i test universitari. Per Medicina 1250 aspiranti. Oggi c’è Veterinaria

PERUGIA – Il sogno di entrare nel novero dei medici, odontoiatri o veterinari comincia proprio da un test: quello di accesso ai corsi universitari rispettivamente di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Medicina e Veterinaria. Le ammissioni seguiranno poi le disposizioni ministeriali e avverranno in base alle ripartizioni programmate a livello nazionale. E alla prima prova per selezionare i candidati che potranno seguire i corsi a numero chiuso nell’Ateneo perugino si sono presentati in 1.250. Tutti concentrati a Umbriafiere, il centro fieristico di Bastia Umbra, adibito anche a questa tipologia di selezioni. Un plotone di giovani appena diplomati con la passione per le materie medico-scientifiche e con il sogno di indossare il camice bianco. Ma per continuare gli studi e poter iniziare il percorso di formazione accademico occorre superare il test obbligatorio e indispensabile per accedere alla facoltà scelta. Quest’anno gli studenti che si sono presentati alla prova sono stati numericamente meno rispetto all’anno scorso quando furono 1.300 a sostenere la selezione. Un mix di ansia, stress e tensione trapelava nelle facce dei ragazzi prima che entrassero nello spazio in cui si è tenuta la prova. Numerosi anche i genitori e parenti che hanno accompagnato i loro figli. Tutti accomunati da una forte aspettativa per la carriera universitaria dei loro figli, auspicando che a seguito di tale lungo percorso formativo, la possibilità di trovare un posto di lavoro sia sicuramente migliore rispetto alle opportunità offerte da altre lauree. Del resto, anche a seguito della globalizzazione che sta facendo scomparire sempre più tipologie di lavoro considerate ormai superate, le facoltà attinenti al settore medico sono quelle che ancora oggi riescono a garantire un certo sbocco occupazionale. Nella giornata odierna le porte si sono invece aperte per gli aspiranti veterinari. Non sono mancate tuttavia delle proteste per i test a numero chiuso. A Bastia Umbra le critiche non sono state poi così tante, giusto qualche volantino e qualche frase pronunciata ad alta voce all’ingresso del centro fieristico. L`Unione degli universitari, nel criticare il numero chiuso, ha distribuito le sue “guide al test sicuro” e ha ribadito il suo disappunto sui test. “Anche quest’anno – si è letto in un comunicato – la lotteria dei test: migliaia di studenti sono costretti a partecipare a tali prove per poter accedere al corso di studi scelto per il proprio futuro”. E dopo i test di ammissione per le facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, toccherà alla facoltà di Architettura e a seguire il 13 e 14 settembre con Professioni Sanitarie e Medicina in lingua inglese. Tali test, dopo la recente sentenza del Tar del Lazio che ha dichiarato illegittimo il numero chiuso nella facoltà di Studi Umanistici dell’Università degli studi di Milano, rischiano di creare un effetto domino a livello nazionale. “Per questo – è scritto sul comunicato – stiamo già preparando istanze di autotutela da presentare in vari atenei. Ma questo per noi rappresenta solo l’inizio: ora è necessario abrogare la legge 264/99, per eliminare definitivamente il numero chiuso tanto a livello locale quanto a livello nazionale. Medicina è ovviamente il caso più significativo, per l’altissimo numero di studenti che ogni anno tentano il test e per la peculiarità dell’intero percorso, visto che gli aspiranti medici si troveranno ad affrontare anche l’imbuto dell’accesso alle scuole di specializzazione”.

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