Interventi in Umbria contro gli incendi nell’estate 2017. Soddisfatte le istituzioni

PERUGIA – Grazie alla prevenzione e al coordinamento tra le varie istituzioni regionali, la lotta contro gli incendi nella torride estate 2017 è risultata alquanto positiva. In Umbria nel mese di giugno ci sono stati 156 interventi dei vigili del fuoco di cui 81 nella provincia di Perugia e 75 in quella di Terni, mentre a luglio nel complesso 289 di cui 166 a Perugia e 123 a Terni, ma il picco si è registrato in agosto con 450 interventi di cui 250 nel capoluogo umbro e 200 nel ternano. La durata media per ogni intervento è stata di un’ora e 50 minuti, mentre dal momento della chiamata fino all’intervento sul posto dei vigili del fuoco sono passati in media dai 15 ai 30 minuti.  Sono questi i dati emersi da una conferenza stampa organizzata alla Prefettura di Perugia per tracciare un resoconto sulle situazioni emergenziali causate da incendi provocati su tutto il territorio umbro. Nel complesso si sono riscontrate problematiche e impegnative attività già nei mesi primaverili, con situazioni particolarmente delicate. E sebbene la stagione sia stata caratterizzata da condizioni atmosferiche del tutto eccezionali, i risultati per far fronte alle emergenze sono stati piuttosto apprezzabili. “Come Regioni siamo soddisfatti – afferma l’Assessore regionale Fernanda Cecchini – per gli interventi contro gli incendi boschivi che hanno bruciato purtroppo 700 ettari di terreni. Chiaramente la nostra soddisfazione è commisurata alla gravità e all’eccezionalità del caldo estivo. Dobbiamo dire che abbiamo retto bene in una stagione con picchi di temperature superiori ai 40 gradi e con 91 incendi  boschivi in regione. Va anche considerato che quest’anno si è trattato di un impegno del tutto nuovo rispetto a un quadro normativo revisionato con l’accorpamento del Corpo forestale con l’Arma dei carabinieri. A presiedere il territorio questa estate sono state 23 squadre operative composte da 635 persone che ogni giorno monitoravano le zone boscose. Quindi non siamo intervenuti solo a cose fatte e soltanto in caso di incendi”. Tale organizzazione consente che ci sia una lotta attiva dal momento della chiamata alla sala operativa. E inoltre anche l’attività coordinata con l’ausilio dei carabinieri della forestale per la parte ispettiva, investigativa e di controllo, l’Agenzia Forestale Regionale, la Protezione Civile e i vigili del fuoco ha permesso di ridurre la frammentazione dei centri decisionali di intervento facendo ottenere risultati più concreti e immediati. “Un’altra novità che mi preme menzionare – conclude l’Assessore regionale – è l’attivazione della Sala Operativa Unificata Permanente (Soup), aperta h24 grazie a una collaborazione  con i vigili del fuoco che sono già attivi tutto il giorno e la notte. Da un punto di vista finanziario, nella spesa totale abbiamo investito circa un milione di euro e siamo comunque sotto la media annuale che era di circa un milione e 200 mila euro. Tengo a ricordare anche che in Regione non abbiamo alcun precario per gli interventi in funzione anti incendio. Reputo pure, date qualche critiche che c’è stata in passato, che per quanto riguarda la lotta agli incendi, la flotta aerea debba essere nazionale e che la regione deve combattere via terra gli incendi. “Va anche sottolineato – conclude la Cecchini – che dietro a tutto ciò, c’è un importante lavoro che sta a monte e che riguarda la prevenzione che è stato sicuramente uno strumento essenziale e determinante per combattere episodi incendiari”. Il prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro parla di un “sistema misto per la gestione degli interventi, sostenendo che la Regione svolge un grande lavoro di prevenzione, grazie al quale si ottengono tanti più risultati con un minor numeri di incendi”. Il Comandante dei Carabinieri della Provincia di Perugia ritiene che “il sistema funziona, anche se tutto è perfezionabile considerando pure che è il primo anno di questo nuovo struttura articolata. Per quanto riguarda i numeri si registra un incremento notevole degli autori noti denunciati all’autorità giudiziaria per incendi colposi: sono stati 10 nella provincia di Perugia e 6 a Terni con 2 arresti non boschivi in flagranza di reato. E comunque gli incendi sono meno di quelli che ci aspettavamo dato le condizioni climatiche. A tale importante risultato hanno sicuramente inciso le pene più severe anche con 5 anni di reclusione e una campagna di prevenzione tramite i canali mediatici che ha funzionato e che ha spinto all’incremento delle segnalazioni degli eventi”.

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