Muore per una fucilata Pietro Roberto Fragata, coinvolto nell’assalto al Pam di Perugia e nella morte di Fezzuoglio

Pietro Roberto Fragata è stato colpito da quattro fucilate mentre guidava la sua Fiat Panda per raggiungere la tabaccheria che gestiva assieme alla moglie ad Arzana. E’ quanto emerso dai primi accertamenti degli inquirenti, ma quando la sua auto è uscita fuori strada è stato raggiunto ed è stato finito con una quinta e ultima fucilata in pieno volto. I killer, vista la modalità dell’agguato, potrebbero, quindi, essere stati più di uno.

L’uomo, che era stato scarcerato nel settembre scorso dopo una condanna per una rapina al Pam di Perugia e aveva ottenuto l’affidamento in prova, lascia oltre la moglie anche tre figli, dai 22 ai 10 anni. Quello di Arzana è il secondo omicidio in quattro giorni in Sardegna: martedì mattina era stato trovato cadavere nella sua casa di Sorgono un gioielliere di 63anni, ucciso dopo una rapina. L’uomo era stato legato e imbavagliato, nella sua abitazione che si trova proprio sopra il negozio, ed è morto per asfissia.

Era stato prosciolto in udienza preliminare dal gip di Perugia dall’accusa di essere coinvolto nell’omicidio del carabiniere Donato Fezzuoglio, colpito mortalmente durante una rapina in banca il 30 gennaio 2006 a Umbertide, Pietro Roberto Fragata.
L’ordinanza di custodia cautelare che portò al suo arresto venne annullata dal tribunale del riesame. Quindi Fragata fu prosciolto dal gup di Perugia per l’omicidio Fezzuoglio.

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