Nocera Umbra, il sottosegretario Bocci: “Serve un progetto straordinario per il territorio”

NOCERA UMBRA– “In un territorio come quello della fascia appenninica, quello dove si soffre di più in Umbria per la crisi economica, serve qualcosa di straordinario. E’ necessario mettere in campo un progetto integrato che faccia crescere qualche impresa, ne faccia nascere di nuove e scommetta su persone che hanno competenze e conoscenze”. E’ stato questo il messaggio di speranza che il sottosegretario Gianpiero Bocci ha voluto consegnare ai nocerini durante l’incontro su “Immigrazione e sicurezza”, organizzato dalla lista “Rivoluzionati”, costituita da Pd e Progetto civico, e che sostiene la corsa di Franco Buriani alle prossime amministrative. All’iniziativa anche il consigliere regionale Andrea Smacchi e il segretario provinciale della Cgil, Filippo Ciavaglia.

Ad introdurre i lavori è stato il segretario del Partito democratico, Vincenzo Laloni, per poi lasciare la scena al candidato sindaco Franco Buriani, che parlato di immigrazione e ha sottolineato l’importanza della multiculturalità. L’ex sindaco Donatello Tinti ha puntato l’accento sullo stretto legame tra lavoro e integrazione. Ciavaglia ha invece toccato le corte del “ruolo attivo di ognuno”. “Serve cambiare rotta – ha detto – e serve che qualcuno si carichi delle responsabilità di quello che si fa”. Quindi l’accenno sulla Merloni e sull’accordo di programma: “perché è necessario capire il percorso di attuazione”.

Partendo dall’immigrazione, il sottosegretario Bocci ha sottolineato l’importanza della verità dei dati reali rispetto a quelli percepiti, fatto che vale anche nella sicurezza. “Nel 2015 in Italia sono arrivati 140mila immigrati ma ci sono paesi come la Germania – ha detto – che ne hanno accolti anche un milione. I flussi del mediterraneo poi destano scalpore ma la maggior parte degli immigrati entra via terra”. Preoccupazione Bocci l’ha espressa per la situazione della Libia, paese “dal quale parte di tutto”. In questo quadro “la crisi ha azzerato l’accoglienza, facendo venire meno il senso della comunità. In tutto ciò si inserisce chi strumentalizza e crea insicurezza. Noi dobbiamo quindi dire delle parole di verità. Noi dobbiamo essere una società accogliente, che facilita l’integrazione. Però è necessario chiarire anche che questo paese non può accogliere anche quelle persone che vengono per commettere delitti. Per combatterli l’unica soluzione sono i rimpatri”. Il sottosegretario si è dunque soffermato sull’invecchiamento del paese e, nello specifico dei nocerini: “Il saldo negativo va arrestato il prima possibile. Va bene aggiustare la strada, va bene il lampione ma se non recuperiamo opportunità e condizioni per credere che in questo territorio si può investire, il saldo potrebbe essere più pesante”.

smacchi nocera1Dopo l’intervento della presidente di Progetto Civico, le conclusioni del consigliere regionale Andrea Smacchi. “Iniziative come queste permettono alla politica di fare un salto di qualità per un territorio come quello della fascia appenninica”, ha detto Smacchi che ha anche sottolineato l’importanza di “sfruttare al meglio tutte le opportunità della programmazione europea. Nocera Umbra è inoltre inserita all’interno del progetto delle Aree Interne, per cui esistono 8 milioni di euro da spendere il prima possibile. Siamo in ritardo però nella progettazione perché spesso la nostra classe dirigente non è all’altezza”. Smacchi ha quindi sottolineato il lavoro in Regione sul Defr per il 2016. Nel documento nessun aumento di tasse e reddito di inclusione attiva.

A margine dell’iniziativa il sottosegretario ha incontrato i precari del terremoto, i 26 lavoratori da quasi 18 anni in servizio al Comune di Nocera Umbra e il cui contratto tra una decina di giorni non sarà rinnovato. Da Bocci l’impegno all’analisi della situazione e allo studio di qualsiasi iniziativa per aiutarli. “Un paese in cui si tengono precari nella pubblica amministrazione per più di 10 anni non è un paese civile”, ha detto Bocci parlando nel suo intervento.

 

 

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