Assisi, il candidato Morini si dimette da “Realtà Popolare”

ASSISI – Francesco Morini, uno dei primi a fare un passo avanti come candidato sindaco per le prossime amministrative, invia una nota ufficiale con la quale si dimette dalla carica di coordinatore comunale di “Realtà Popolare”. Di seguito la nota: Sono passati solo 60 giorni circa dalla nomina: ma negli ultimi giorni in disaccordo con alcune delle linee programmatiche e di pseudo cambiamento con i vertici di “Realtà popolare”, prendendo visione, con profondo rammarico in data odierna ho dato le mie dimissioni da incarico di partito; questo mio percorso che ha visto dopo la nomina a coordinatore cittadino, anche l’investitura a Candidato Sindaco della Città Serafica, in soli 60 giorni ha visto un enorme lavoro sul territorio e che ha prodotto notevoli risultati sulla mia persona ma evidentemente la gente stanca della politica, e di molti partiti e partitini non ha ritenuto “Realtà popolare” portatrice di quel cambiamento che si aspettava. Ormai la politica è basata sulla civicità e sulle persone, sui progetti e su programmi determinanti per cambiare in maniera sostanziale ogni tecnicità ed economia territoriale.
A questo punto avendo già la Lista pronta e privandosi di quei pochi elementi politici legati a “Realtà popolare” appunto, continua a lavorare per il bene di Assisi e a tutt’oggi apriamo ogni ipotesi (entro 10 giorni massimi), in vista delle prossime amministrative Assisane. Essendo ancora il presidente di un’Associazione politica “Battito Tricolore” operante da due anni sul Territorio Assisano (anche come ex Club Forza Silvio di Assisi), fermo restando che la Candidatura del sottoscritto a Sindaco di Assisi possa restare (da nostre stime abbiamo un buon margine per un Quorum): e/o indietreggiare solo per appoggiare un Candidato Sindaco che abbia la nostra stessa visione politica/civica su programmi e rinnovamento sostanziale delle Persone in Consiglio Comunale e nella Politica Locale.
Sono e resto convinto che bisogna far breccia attualmente sull’elettorato Passivo e non votante, anche dopo le varie ipotesi di vari schieramenti divisi e comunque resto della ipotesi che la politica deve fare posto ai cittadini “unici in grado di operare in piena onestà sul Territorio di Assisi dove per anni non ha avuto radicali cambiamenti”.

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