Norcia, terremoto, in ginocchio l’industria del prosciutto

NORCIA – Il terremoto ha messo in ginocchio l’economia dell’intero territorio della Valnerina, colpendo un settore particolarmente importante e conosciuto al livello mondiale: quello della norcineria, quello del prosciutto di Norcia, noto in tutto il mondo tanto che è stato apprezzato anche dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama e dalla moglie Michelle.
Gli stabilimenti sparsi per tutta Norcia hanno subito lesioni gravissime, edifici apparentemente nuovi mostrano squarci profondissimi che mostrano file e file di prosciutti qausi pronti per essere messi sul mercato (nella foto). Le stalle dove vengono allevati i maiali sono mezze distrutte e gli allevatori nursini lanciano un appello alle istituzioni: “Servono acqua e recinti per non far morire tutto”.
A farsene portavoce è Valentina Fausti, giovane imprenditrice locale che inviò i suoi salumi per un pranzo alla Casa Bianca: “Non c’è rimasto assolutamente nulla. Abbiamo urgentemente bisogno di acqua per i nostri animali – ha detto all’Adnkronos – di un recinto elettrificato per proteggerli dai lupi, ma alimentato a pannelli solari perché non c’è corrente”.
img_6630Da una prima stima, sono complessivamente una cinquantina le stalle danneggiate, con dentro non solo suini ma anche pecore e bovini. L’assessore regionale all’agricoltura, Fernanda Cecchini, ha incontrato alcuni allevatori con qualche momento di tensione. “Il nostro obiettivo – ha detto – è quello di garantire al più presto un ricovero sicuro per gli animali e far ripartire tutte le attività legate all’agricoltura”.

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