Nuove rotte in arrivo da Ancona per l’aeroporto San Francesco

PERUGIA – Nuovi voli e destinazioni potrebbero andare ad incrementare l’offerta dell’aeroporto umbro grazie alla fuga di alcune compagnie aeree dallo scalo di Ancona. Dopo le contorte vicende con FlyMarche e FlyVolare, la partenza della Mistral, la soppressione dei voli giornalieri Alitalia da e per Roma, potrebbero aprirsi nuovi scenari anche grazie all’attuale situazione di criticità nella quale versa l’aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara, la cui società Aerdorica, è in uno stato di progressiva crisi economica e societaria, e nonostante il piano di salvataggio della Regione, le quote di maggioranza sono state già messe in vendita. Ciò vuol dire che alcune compagnie che operano nella Marche, potrebbero scegliere l’Umbria, che diventerebbe così un polo strategico per tutto il centro Italia, beneficiando così dei problemi dell’aeroporto delle Marche. Una di queste compagnie potrebbe essere la Lufthansa, con la tratta su Monaco. A seguire c’è Vueling con il volo per Barcellona, una delle tratte più amate dai passeggeri del San Francesco. Sul fronte spagnolo c’è pure una trattativa giunta a buon punto – manca solo la firma – con Air Europa per un ponte su Madrid. Per coprire i voli da e per la Sicilia oltra alla Ryanair che fa scalo a Trapani, con la Volotea si potrebbe arrivare fino a Catania. E poi potrebbero esserci anche la Blue express e Fly Ernest. Il consigliere regionale Claudio Ricci chiede addirittura di poter inserire una compagnia aerea nella compagine Sase. “Al fine di ampliare gli investimenti – afferma Ricci – per sviluppare nuove linee aeree e servizi, occorre coinvolgere componenti private, anche compagnie a basso costo, tour operator, per implementare il traffico commerciale e l’attrattività turistica”. In una interrogazione propositiva, presentata in consiglio regionale,  Ricci chiede di conoscere se “fra gli intendimenti della giunta regionale, vi è quello, attraverso Sviluppumbria (società partecipata dalla Regione Umbria), presente nella Sase, di sollecitare l’ingresso di uno o più soci privati, almeno sino al W/n, per ampliare linee aree, movimenti di passeggeri commerciali e flussi turistici”. E nel frattempo che si cerca di capire le novità per lo scalo umbro, rimane ancora da risolvere la questione legata alla selezione del nuovo direttore della Sase. Entro il 25 novembre si potrà avanzare la propria candidatura. Ad oggi sono arrivate già  quattro domande. Dopo che l’ex direttore Piervittorio Farabbi (neo vertice della Sacal, la società dei tré scali calabresi), ha lasciato lo scalo umbro, il nuovo direttore operativo ricoprirà anche il ruolo di dirigente responsabile per l’attrattività di nuovi vettori, in particolare low cost.

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