Ospedale Foligno, la Cgil: “Medici obiettori, sospese interruzioni volontarie gravidanza”. Ma la Usl2 precisa: “Servizio garantito”

FOLIGNO – Polemiche a Foligno per la mancanza di ginecologi non obiettori di coscienza che possano garantire alle donne il servizio di interruzione volontaria di gravidanza. Ad aprire il caso è la Cgil con Barbara Mischianti (Cgil Umbria) e Vanda Scarpelli (Cgil Perugia) che prendono posizione: “È incredibile la situazione che si è venuta a creare all’ospedale di Foligno, dove è di fatto sospeso il servizio di interruzione volontaria di gravidanza (IVG) perché l’unico medico non obiettore della USL Umbria 2 ha deciso di fare nuove esperienze professionali. Così, in un territorio molto vasto della regione Umbria non è più possibile esigere un diritto e applicare una legge dello Stato (peraltro in vigore da 40 anni). Ma il fatto è ancora più grave visto che le dimissioni del medico in questione erano previste da tempo e, quindi, la direzione generale della USL Umbria 2 avrebbe dovuto bandire un concorso per ginecologi non obiettori o ricercare professionisti che abbiano questa caratteristica. È inaccettabile il mancato rispetto di una legge dello Stato, è inaccettabile che non si pensi alla salute delle donne e alla loro volontà di autodeterminazione”.
E ancora: “Ricordiamo che l’Europa ha già condannato due volte l’Italia – da ultimo lo scorso anno, proprio su ricorso della Cgil – per la violazione dei diritti delle donne e per i “notevoli rischi per la loro salute e il loro benessere” che l’obiezione di coscienza comporta. Si sani subito questo vulnus, adottando la soluzione individuata ad esempio dal Lazio che ha emesso un bando di concorso rivolto a medici tassativamente non obiettori di coscienza. E si implementino poi, come più volte promesso, i servizi che si occupano di prevenzione e salute delle donne”.

Ma la Usl Umbria 2 non ci sta e precisa che il “servizio è garantito” e che non c’è “alcun disagio” per l’utenza. Il direttore generale, Imolo Fiaschini, evidenzia che “in seguito alla non prevista dimissione dal servizio di uno dei due medici non obiettori e a fronte della concomitante assenza per malattia dell’altro, nel mese di gennaio è stato necessario garantire le prestazioni utilizzando le altre strutture ospedaliere dell’UslUmbria 2 (Ospedale di Spoleto e di Narni-Amelia). Già da questo mese però sono state individuate risorse in grado di assicurare e dare continuità al servizio nel presidio ospedaliero di Foligno, evitando quindi ogni disagio per l’utenza”.

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